Ce lo segnala gentilmente Gud, questo lungo intervento sul tema Letteratura e Fumetto che ha trovato spazio nel blog Letteratitudine di Massimo Maugeri. Se l'argomento v'intriga può valer la pena andare a scoprire cosa c'entrano Vittorini, o il Politecnico, o Del Buono, o un certo Eco, in tutta questa faccenda, che per noi "anziani" è ampiamente risaputa, digerita e assimilata, ma per chi ha scoperto da poco l'esistenza di fumetti chiamati ad arte graphic novel (con un inutile anglicismo, comodo solo per le esigenze del marketing), può essere fonte di interessanti e stimolanti scoperte. Come il fatto che oggi si tende a replicare una puzza sotto il naso (che, "ai nostri tempi", abbiamo visto spesso in azione contro il fumetto tout court) trasferendola dal libro "solo scritto", al fumetto "che non è graphic novel", laddove questi snobismi da illetterati erano naturalmente assenti nei veri intellettuali di cui sopra, attratti da "sciocchezuole" come i Peanuts o Barnaby (che magari oggi manco si sa cosa fosse). Ordunque, click qui e buona lettura.Etichette: approfondimenti
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Gianfranco Goria 22.10.09 -
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