Ah, le strisce!… Ai bei tempi (andati, naturalmente) la striscia a fumetti era sulla cresta dell'onda anche in Italia. Ma era davvero tanto tempo fa. Poi le caratteristiche peculiari dell’editoria fumettistica italiana e le avversità hanno relegato la striscia in un cantuccio. Ma tutto muta. Così l’avvento di Internet e il suo sviluppo continuo hanno creato nicchie interessanti in cui sviluppare la difficile arte del racconto a fumetti in sole tre, quattro vignette per volta. Arte in cui sono tradizionalmente maestri gli statunitensi (forti del fatto che, dalle loro parti, il fumetto si pubblica, ancora, anche sui quotidiani), ma nella quale tanti autori nostrani si cimentano. Eccone alcuni, avanguardie del fumetto d’assalto, raccolti nel sito lastriscia.net e nell’omonimo corrispettivo cartaceo (alcuni di voi l’avranno intravisto alla scorsa Lucca Comics) che vive per ricordare a tutti che la striscia saprebbe benissimo dare nuovo lustro anche a giornali e riviste. Nel frattempo è la rete, in Italia, a offrire il massimo dello spazio agli eroi della striscia (che sono le autrici e gli autori, prima ancora dei loro personaggi) e potete leggerli e ascoltarli nel blog www.lastriscia.net/balloons/ e nei tanti blog personali. E dai e dai, qua e là gli strisciaioli passano dal digitale alla carta. Ecco un altro esempio: Serena Romio non fa in tempo a essere pubblicata come “esordiente” su Scuola di Fumetto (71), che la sua striscia Crazy Nena veleggia verso la pubblicazione cartacea (aggiuntiva al suo blog serenaromio.blogspot.com) per Arpanet. Ma allora c’è davvero qualche possibilità che le strisce tornino in auge anche da noi? Certo, perché no? In fondo quelli che abbiamo fatto sono solo un paio di esempi, rispetto a una realtà in fermento, che speriamo si sviluppi ancora in questo 2010 e possa diventare, per molti, un bel mestiere col quale vivere.

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