domenica 22 novembre 2009

Gli anni Settanta con Valentina e Stefi

Da diversi anni ormai il Corriere dei Piccoli vive solo nel ricordo di quanti furono bambini durante tutto il Novecento e si sono divertiti con le birichinate infantili di Bibì e Bibò, con le fortunate disavventure del Signor Bonaventura, con le vicende poco eroiche di Marmittone e con le peripezie del Sor Pampurio, alle prese con i problemi della famiglia e dell’alloggio sempre insoddisfacente. Questi personaggi di carta, e altri, hanno in pratica scandito il cammino dei piccoli lettori, con storielle legate all’infanzia, alla vita militare e alla maturità. Sarebbero trascorsi diversi decenni prima che apparisse un personaggio femminile, chiaramente rivolto alle bambine, ma letto e apprezzato anche dai maschietti e magari dai loro padri. Si chiamava Valentina Mela Verde ed era stato creato da Grazia Nidasio, autrice di fumetti e valida illustratrice. Forse era nato sulla scia del Sessantotto, ma non aveva le asprezze e le violenze di quel fenomeno. Valentina infatti è un’adolescente solare, sincera, curiosa e attenta alle novità di una società in evoluzione. Nelle sue piccole avventure s’incontrano situazioni legate al costume, alla scuola, ai rapporti con i genitori e con i coetanei, episodi spesso leggeri raccontati e disegnati con grazia dall’autrice. Rilette adesso tutte insieme, grazie all’iniziativa di Coniglio Editore che si propone di raccogliere in quattro corposi volumi le tavole più belle, le storie di Valentina offrono un preciso ma non polemico ritratto di un decennio difficile come gli anni Settanta. Il primo volume è dedicato agli anni 1969, 70 e 71, gli altri ci porteranno fino al 1978 quando Valentina era ormai cresciuta e poteva lasciare il posto alla sorellina minore, Stefi, che la stessa Grazia Nidasio ha disegnato per diversi anni. Rispetto a Valentina, Stefi è forse più petulante, polemica, allegra, sembra quasi (anche graficamente) una citazione di Mafalda. In tempi recenti è approdata nei cortometraggi animati, e ora si trova anche in libreria in un volume antologico edito da Rizzoli, che permette di completare quel viaggio nella memoria e nel costume degli ultimi decenni del Novecento, col sorriso sulle labbra. (Articolo di Carlo Scaringi)

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domenica 8 novembre 2009

Dino Attanasio ospite al festival Nues

Dino Attanasio Duomo Milano di Gianfranco GoriaL’italiano Dino (Edoardo) Attanasio, nato a Milano l’8 maggio 1925, è una delle Firme del fumetto Europeo, belga in particolare. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Milano, emigra in Belgio col fratello nel 1948 e si specializza nel fumetto, pubblicando contemporaneamente in Belgio e in Italia, per diverse storiche riviste. Tra i suoi personaggi il simpatico Signor Spaghetti. Chi leggeva il Corriere dei Piccoli se lo ricorda di sicuro. Un’occasione per incontrarlo l’avranno quelli che andranno in Sardegna, a Nuoro, dal 26 al 30 novembre 2009: Attanasio sarà infatti ospite del festival internazionale Nues, Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo. Info: www.nues.it - Potete ammirare un esempio del suo stile in un originale, facendo click sulla foto qui accanto.

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lunedì 14 settembre 2009

Mike Bongiorno a fumetti e altro ancora
"Il grandissimo illustratore e vignettista satirico Giovanni Manca ha ritratto più volte "il signor Mike" a fumetti, o meglio in storielle munite di didascalie rimate, come nel buon, vecchio Corriere dei Piccoli. Con una di queste, pubblicata nel 1960 sul settimanale Il Monello (n. 42 del 18 ottobre), Cartoonist Globale rende ..." Articolo completo (con immagini e video) di Luca Boschi: click qui.

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domenica 19 luglio 2009

Stefi di Grazia Nidasio torna in libreria
Riceviamo - press release: "“Uffis!” esclama la Stefi nella sua prima storia a fumetti pubblicata sul Corriere dei Piccoli. “Ma perché ai bambini si possono fare tante domande e ai grandi no?” Ha scritto Gian Antonio Stella: “I personaggi del Corrierino, con la loro poesia e leggerezza, si sono presi un pezzetto del nostro cuore e ci hanno aiutato a crescere.” La Stefi da piccola riceveva tantissime lettere. Oggi risponde all’indirizzo mail ciao@lastefi.itIo non ho ancora capito se sono grande o se sono piccola. Loro in certi momenti mi trattano da grande e in certi altri da piccola…” dice la Stefi . Loro, naturalmente, sono gli adulti, che pretendono dai bambini obbedienza, affetto e camerette ordinate, a volte senza dare spiegazioni. Ma la Stefi non accetta mai una regola prima di averla capita. E mentre i grandi cercano sui manuali di psicologia il segreto per educare un figlio, lei impara a ragionare prima di tutto con la sua testa. Fa domande impertinenti, che spesso non ottengono risposta, e intanto osserva il mondo degli adulti, per criticarlo e commentarlo sulle pagine a quadretti del suo inseparabile diario. Lo fa con ironia e spregiudicatezza, ma anche con buon senso, leggerezza e fantasia, trovando sempre, in ogni situazione, una buona ragione per sorridere. I fumetti della Stefi, dopo alcuni anni in cui il personaggio era stato comprimario di Valentina Mela Verde sul Corriere dei Ragazzi, dal 1976 sono stati pubblicati sul Corriere dei Piccoli. In questo libro sono raccolte alcune delle sue storie più belle, per i bambini di ieri e per le nuove generazioni." Stefi, ci si rivede, eh? di Grazia Nidasio per Rizzoli, Collana 24/7, pagine 160, 18.00 Euro.

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venerdì 10 luglio 2009

Valentina Mela Verde: Grazie Grazia!
Perché io debba commuovermi (e non scherzo) leggendo un paio di paginette di Tiziano Sclavi è cosa che, sul momento, fatico io stesso a comprendere, ma sicuramente ci sono buoni motivi, oltre al fatto inesorabile che invecchio (e che Sclavi scrive bene qualunque cosa). Non perderò certo tempo (mio e vostro) a cercare di capirlo qui e adesso, il motivo della mia commozione, ma vi dirò, invece, che le due paginette sono la prefazione al volumone di Coniglio editore che raccoglie le storie della Valentina Mela Verde di Grazia Nidasio dal 1969 al 1971, primo della raccolta cronologica completa. Poco di più scrive la stessa Nidasio e infila con leggerezza tutta una serie di ricordi di quegli anni che contribuiscono a suscitarne altri ancora a catena in me, che, come accennavo, ho una certa età. Poi tocca a Laura Scarpa tracciare una dettagliata introduzione (da leggere) che precede utilmente la pubblicazione delle storie di Valentina Mela Verde ed eccoci pronti alla lettura dei fumetti. Per quelli della mia età si tratta di tornare a quegli anni settanta che hanno significato davvero molto, per cui non dovrei fare testo. Ovvio, si può dire, che mi piaccia la grafica e che apprezzi le storie. Ovvio un cavolo. Valentina Nidasio - photo Goria - clickQuei disegni sono di per sé belli, anche perché sono davvero capaci di raccontare storie. Le raccontano sul serio. E quelle storie sono "forti", perché prendono la vita di tutti giorni di ragazzine e ragazzini veri, immersi in un mondo vero (drammaticamente incasinato come quello a cavallo tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta, tra rivoluzioni, grandi e sinceri ideali, violenza e terrorismo, giusto per capirci) col quale confrontarsi, per forza, attraverso i propri sentimenti (altrettanto forti e drammatici), e portano queste vite, queste emozioni e tutto il resto, sulla carta di un giornale per ragazzi, ogni settimana, una dopo l'altra, anno dopo anno. Racconti sinceri, mai ammorbiditi da un ipocrita politically correct legato a motivazioni commerciali, mai piegati alle vip-marchette tanto tristemente normali (e noiose) in questi anni di mercimonio mediatico (e umano). Per questo raggiungevano con facilità cuore e mente dei giovani lettori, toccando corde profonde. Eh, sì, può sembrare incredibile, oggi, ma c'era un tempo, persino in Italia, in cui autori di fumetti (cui in seguito avremmo appiccicato la meritata ma altisonante etichetta Valentina Mela Verde di Grazia Nidasiodi Maestri) parlavano schiettamente ai giovanissimi, di qualunque argomento, che fosse sesso, droga o rock-n-roll, democrazia o rivoluzione, inquinamento o corruzione, con l'onestà intellettuale che in questo inizio di anni duemila sembra essere considerata una colpa, più che una rara virtù. Questa raccolta, allora, merita sicuramente un posto nelle Università dove gli studiosi analizzano scientificamente l'umanità e i suoi periodi, perché può aiutare a capire quegli anni e noi stessi. Ma anzitutto meriterebbe di essere letta dalla gente, quella che oggi vota sulla base dell'incantamento televisivo, ché si ricordi di essere stata migliore persino in tempi difficili. E forse potrebbero leggerla anche i ragazzini e le ragazzine di oggi, magari per capire se quel modo di raccontare a fumetti la vita vera dei loro coetanei di un tempo è ancora in grado di toccarli dentro, come succedeva allora. E mi commuoverò di nuovo, non a causa del bravo Tiziano stavolta, ma a pensare che, in realtà, vorrei non dover parlare al passato di quel modo di raccontare storie a bambini e ragazzini.

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giovedì 9 luglio 2009

Cinema d'animazione e fumetto a Dervio
Riceviamo e volentieri pubblichiamo: 11° Festival Internazionale Cinema d'Animazione e Fumetto. Dervio - dal 10 al 18 Luglio 2009. Direttore artistico Davide Barzi. Dervio, ubicato fra le rive del lago di Como e le maestose montagne lecchesi, è una delle località turistiche più ricche e suggestive della provincia di Lecco, a pochi chilometri da Milano e dalle più importanti città lombarde. A Dervio dal 10 al 18 luglio si terrà il Festival Internazionale Cinema d'Animazione e Fumetto, organizzato dal Comune di Dervio, dall’Associazione Culturale FantaZone e dalla Provincia di Lecco, con la collaborazione dall'ISCA (Istituto per lo Studio e la Diffusione del Cinema d’Animazione) di Milano e sotto la direzione artistica di Davide Barzi. Il Festival è giunto quest'anno con successo all'11° edizione.  Durante il Festival verranno premiati i vincitori del Concorso Internazionale Cinema d'Animazione promosso dall'ISCA. Anche quest'anno hanno aderito al concorso autori di cartoon di tutto il mondo e di tutte le età, inviando le proprie opere inedite che sono state selezionate da una Giuria formata da Gianandrea Garola, regista e direttore artistico di De Mas & Partners, Marco Pagot, autore e produttore di serie animate, Fusako Yusaki, cartoonist e Angelo Colombo in rappresentanza del Comune di Dervio. Attraverso questa manifestazione il Comune di Dervio promuove l’identità del territorio e la creatività di giovani artisti in un campo, quello del fumetto e del cinema d'animazione, che richiede sempre maggior attenzione. A questo riguardo grande rilievo verrà dato anche ai vincitori del concorso “Fumetto Stories” per autori di fumetti non professionisti, che coinvolge il mondo delle scuole e non solo, con opere che giungono da ogni parte d’Italia. La giuria che ha scelto le opere vincitrici di quest’anno è formata da tre professionisti del settore del calibro di Fabrizio Lo Bianco, sceneggiatore e saggista, Franco Luini, disegnatore e Francesco Matteuzzi, sceneggiatore e docente della Scuola Internazionale di Comic di Padova. Come ogni anno il festival sarà l'occasione per dedicare un’esposizione a una rilevante realtà del fumetto. Con la mostra “il Giornalino – 85 anni: Le storie sono la nostra storia” verrà celebrato l'anniversario di questa rivista Edizioni San Paolo, da sempre nel cuore dei bambini e dei grandi. La mostra verrà inaugurata venerdì 10 luglio alle 18.30 presso il Salone della Banca Popolare di Sondrio. All'interno del parco della Boldona di Dervio, inoltre, verranno installate le gigantografie dei personaggi de il Giornalino, un'occasione unica per farsi fotografare con Cocco Bill, Pinky, Pallino e molti altri. La settimana sarà ricca di appuntamenti dedicati alle famiglie e ai bambini. Verranno infatti proiettati i vincitori del Concorso Internazionale Cinema d'Animazione, le opere dei vincitori del Concorso “Fumetto Stories” e diversi film e serie in animazione. Giovedì 16 luglio la prima serata sarà dedicata a una serie di anteprima legate al mondo della serie “I Cuccioli”. La manifestazione si concluderà il 18 luglio con il secondo raduno di Cosplay organizzato dall'A.na.Co (Associazione Nazionale Cosplay), la presenza come ospiti dei disegnatori de il Giornalino Angela Allegretti e Franco Luini e lo spettacolo serale dei Pali e Dispari, direttamente dallo Zelig per animare la serata derviese. La partecipazione agli eventi è gratuita. Gli eventi, dove non diversamente indicato, si svolgono presso il Parco Boldona. In caso di pioggia gli eventi avranno invece luogo presso il Cinema Paradise di Dervio, via Don Invernizzi, 34 (10, 14, 17 luglio), la sala consiliare del Comune di Dervio, in piazza IV novembre (11 luglio), la Palestra Comunale (18 luglio). Per ulteriori informazioni, click qui! E se siete interessati al catalogo della manifestazione, è disponibile gratuitamente in formato .pdf!

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giovedì 12 febbraio 2009

Il primo numero del Corriere dei Ragazzi: eccolo!
la rotativa del Correirino secondo Grazia Nidasio Il blog Fumetti Classici tira fuori dalla libreria e presenta in dettaglio il numero 1 del Corriere dei Ragazzi, testata, ormai entrata nel mito, che, in un certo senso, succede al Corriere dei Piccoli. E'inutile che vi si dica altro. Fate click qui e leggete l'articolo originale. Risulterà sicuramente interessante e persino educativo.

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lunedì 9 febbraio 2009

Servi, vigliacchi e ipocriti
Luc Orient sul Corrierino - da foto Leonardo - Fumetti Classici"...trent’anni fa, il Fumetto per adolescenti (ragazzi, sì, ma anche giovani e numerosi adulti!) fu sconsideratamente assassinato, in nome sia di un malinteso approccio intellettualistico alla Nona Arte (mi dispiace dire che complici di questo crimine furono anche Moebìus/Giraud e gli altri firmatari di un famoso manifesto di Metal Hurlànt), sia di una posizione servile - e vigliacca - degli editori, nei confronti della TV e dell’invasione delle Anime giapponesi. Ora, invece, ipocritamente, ci si stracciano le vesti..." Forse vale la pena di leggere con attenzione le amare considerazioni di Leonardo nel blog Fumetti Classici (basta fare click qui, o sull'immagine qui accanto, per leggere l'articolo completo), oltre a vedere le fotografie della collezione di Corriere dei Piccoli e Corriere dei Ragazzi che ci offre. Certe cose le si dice per decine di anni, mentre editori e professional fanno orecchie da mercante, salvo ridestarsi dal letargo in occasioni celebrative, per poi tornare a immergersi "negli affari propri" (nel senso di business, naturalmente).

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domenica 8 febbraio 2009

Sandokan di Pratt: lo ha scoperto Castelli
Sandokan by Pratt e Milani - (c) Cong SAE' Alfredo Castelli, colui che, un annetto fa, ha scoperto "il tesoro perduto": le avventure (incomplete) di Sandokan disegnate da Hugo Pratt per il Corriere dei Piccoli sui testi di Mino Milani. Così afferma il Corriere della Sera, nell'articolo che potete leggere in dettaglio facendo sul frammento di tavola qui accanto. Sembra quasi una storia costruita ad arte, questa del ritrovamento misterioso. Una storia alla Castelli, in effetti.

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martedì 3 febbraio 2009

In mostra la lunga storia del Corriere dei Piccoli
Buster Brown di Outcault sul CdPComunemente si fa coincidere la nascita del fumetto italiano con l’arrivo in edicola del Corriere dei Piccoli [fondato e diretto fino al 1931 dal giornalista Silvio Spaventa Filippi - NdR], uscito per la prima volta il 27 dicembre del 1908. In prima pagina c’era una tavola di Buster Brown, il bambino elegante e raffinato, biondo e dispettoso, che Outcault aveva disegnato quasi fosse pentito di aver ideato quel monello di Yellow Kid, "primo personaggio dei comics". Nell’ultima pagina c’era invece un negretto, Bilbolbul, che cambiava colore secondo i suoi stati d’animo, per cui diventava rosso di vergogna, bianco per la paura, verde d’invidia, e così via. Era disegnato da Attilio Mussino, Corriere dei Piccoli 32 1910 Quadratinouno dei primi illustratori di Pinocchio, che insieme ad Antonio Rubino, divenne subito una “colonna” del Corrierino. L’intero 1909 vide i due disegnatori impegnati a rivaleggiare con i loro colleghi americani, che occupavano quasi tutte le pagine, con storielle qua e là ritoccate, ma soprattutto private delle caratteristiche nuvolette, sostituite da ingenue strofette in rima, quasi filastrocche infantili da imparare a memoria. Nei suoi primi anni di vita, il Corriere dei Piccoli pubblicò soprattutto fumetti americani, molti ghiochini e tanti racconti, spesso scritti da alcuni dei migliori autori italiani. Ma ben presto tutto sarebbe cambiato, grazie soprattutto alla fantasia di Mussino, che nel 1909 aveva fra l’altro inventato il personaggio di Sor Spaccone, e di Antonio Rubino, che fu forse il più prolifico disegnatore dei primi decenni del Novecento. Seppure legato a uno stile floreale, con un tratto il costume di Bonaventura di Sergio Tofanorotondeggiante, quasi barocco, Rubino ideò piccoli personaggi spesso diversi l’uno dall’altro, dalle coppie Pino e Pina e Lola e Lalla, all’originale Quadratino, un bambino figlio di Mamma Geometria, la cui testa quadra assumeva spesso dimensioni insolite, dal triangolo all’esagono, ma sempre rigorosamente geometriche. Altri personaggi di successo, sempre di Rubino, furono Pippotto e il caprone Barbacucco e Italino, un contadinello scarpe grosse e cervello fino, che negli anni di guerra si divertiva a giocare divertenti burle al nemico, impersonato da un impettito Kartoffel Otto. Tra i collaboratori del Corrierino 'era già anche Sergio Tofano, non ancora attore famoso, ma già originale disegnatore, che nel 1917 avrebbe dato inizio alla saga infinita del Signor Bonaventura. Tutti questi, e decine di altri personaggi sala Bonaventura e giochivengono ricordati in una grande mostra, aperta fino al prossimo 17 maggio, alla Rotonda di via Besana a Milano, che permette di ripercorrere, attraverso i materiali del ricco archivio storico del Corriere della Sera, la lunga storia del Corriere dei Piccoli, vissuto fino agli anni Ottanta [e novanta - NdR]. Questo settimanale per ragazzi è stato lo specchio fedele di alcuni decenni di vita italiana, raccontata con umorismo e originalità da quasi tutti i migliori disegnatori e sceneggiatori italiani, compresi Hugo Pratt e Bonvi, da Angoletta a Carlo Bisi, da Giovanni Manca a Mino Milani, e così via. I ragazzi di oggi, che non hanno conosciuto il mitico Corrierino, non sanno cosa si sono persi. Certamente hanno perduto quei momenti di serenità, che non sempre riescono a offrire i fumetti di oggi o gli altri divertimenti tecnologici. [Carlo Scaringi]

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