sabato 12 dicembre 2009

Ponte Novu – Corsica a fumetti

Couv_99174 Ponte Novu: terzo e ultimo albo della serie dedicata a Pasquale Paoli. Nei giorni scorsi le edizioni DCL di Ajaccio hanno pubblicato il terzo e ultimo volume della trilogia "Paoli", dedicata al fondatore della breve Corsica indipendente (1755-1769). Il titolo allude appunto al luogo dove si tenne la battaglia fra l'esercito corso e quello francese (8-9 maggio 1769), che si concluse con la vittoria del secondo. Come gli altri episodi, questo è firmato da Frédéric Bertocchini (testi e sceneggiatura) ed Eric Rückstühl (disegni). Gli albi precedenti, pubblicati dallo stesso editore, sono "La jeunesse de Paoli" (2007) e "Le père de la Patrie" (2008). Le edizioni DCL hanno pubblicato anche un cofanetto che raccoglie l'intera serie. I due autori continueranno a lavorare insieme: nel 2010 pubblicheranno il primo volume di una nuova serie, "Les Petits Bagnards", ispirato a una storia vera, anche questa ambientata in Corsica. Questo nuovo lavoro verrà presentato alla prossima edizione del Festival International de la Bande Dessinée d'Ajaccio (giugno 2010), fondato da Bertocchini nel 2002. Editions CDL: 0033-495-225353 fax 0033-495-225359. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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sabato 14 novembre 2009

La Corsica integrale di Petillon

CorsePetillon Per la prima volta sono stati raccolti in un solo volume tutti i disegni che René Petillon ha dedicato alla Corsica in 30 anni. L'importante iniziativa editoriale è stata realizzata dalle edizioni Les Arènes in collaborazione con Glénat. Il volume, introdotto dalla giornalista Arienne Chemin, è strutturato in capitoli tematici che ritraggono vari aspetti della realtà sociale corsa. Un'opera imperdibile per chi è interessato alla Corsica, ma anche per chiunque ami i fumetti. René Pétillon, nato nel 1945, è un disegnatore con una lunga esperienza alle spalle. Nel 1972 cominciò a lavorare per "Pilote", una delle più importanti riviste a fumetti francesi. Successivamente ha lavorato per "Canard Enchainé". Il suo successo più importante è "L'enquête corse" (2001), che ha venduto oltre 400.000 copie (delle quali 30.000 in corso). Dalla storia è stato tratto l'omonimo film interpretato da Caterina Murino e Jean Réno (tradotto in italiano con il titolo "Il bandito corso"). Ha vinto vari premi, fra i quali il prestigioso Grand Prix del festival del fumetto di Angoulême. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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giovedì 9 luglio 2009

Washita, una nuova saga sugli Indiani del Nordamerica
Dargaud, uno dei più importanti editori francesi specializzati in fumetti, ha appena pubblica-to il primo albo della serie "Washita" (56 pagine a colori, € 13,50). La storia è ambientata nel Nordamerica, ma non si tratta di un western, perchè il periodo è precedente all'arrivo dei coloni europei che avrebbero fondato gli Stati Uniti. Gli autori sono tre fumettisti di Reims: Sévérine Gauthier (sceneggiature), Thomas Labourot (di-segni) e Christian Lerolle (colori). Due parole sulla trama. Una misteriosa malattia si diffonde fra i daini che vivono nella zona. Il consiglio tribale incarica Equani, il cacciatore più bravo, di risolvere il mistero. Ma si tratta di un compito arduo, perchè l'uomo deve anche fare i conti con il suo rivale, Asgina, e con la madre di lui, Sigli. I due vogliono uccidere Equani e rapire Washita, la donna che lui ama. Sévérine Gauthier ha scritto la storia adeguandosi alle caratteristiche narrative dei racconti amerindiani. "Washita" è nato dall'interesse per le culture amerindiane che gli autori hanno sviluppato negli ultimi anni. Sévérine Gauthier aveva appena terminato una tesi di laurea de-dicata a questo tema; Labourot le ha suggerito di concepire una storia legata agli studi che aveva fatto per scriverla. La visita in un museo canadese ha rafforzato ulteriormente la loro convinzione. Il ciclo comprenderà 5 albi; il secondo uscirà alla fine di ottobre. Per scriverlo è stato fat-to un lavoro di documentazione certosino, anche se la storia è di pura fantasia. Il disegno, che ricorda i cartoni animati, trae ispirazione dell'arte degli Haida, un popolo indigeno che vive in Canada e in Alaska. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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mercoledì 8 luglio 2009

Pilote: 50 anni e un numero speciale
Inattesa araba fenice, la famosa rivista "Pilote" è appena tornata in edicola con un numero speciale che festeggia i suoi cinquant'anni. Il titolo è "69 année érotique": si tratta quindi di un numero dedicato al fumetto erotico. Il 1969 viene evocato con evidente allusione alla rivoluzione sessuale dell'epoca. In Francia questo fu anche l'anno di "Je t'aime... moi non plus", la celebre canzone di Serge Gainsbourg e Jane Birkin. Come di consueto, la celebre rivista è pubblicata da Dargaud. Il fascicolo (148 pagine, € 7,90), che si presenta con una bella copertina di Alex Varenne, propone una quarantina di storie inedite firmate da Blutch, Cestac, Druillet, Liberatore, Manara, Moebius e molti altri autori. Il numero zero della rivista transalpina appare nelle edicole il 1° giugno 1959, mentre il primo fascicolo uscirà il 29 ottobre dello stesso anno. I fondatori sono Jean-Michel Charlier, Francois Clauteaux, René Goscinny, Jean Hébrard, Raymond Joly e Albert Uderzo. Su questo numero troviamo la prima storia di Asterix, "Asterix le gaulois", il celebre persomaggio creato da Goscinny (testi) e Uderzo (disegni). "Pilote" svolgerà un ruolo centrale nello sviluppo del fumetto (non soltanto francese, ma anche europeo e internazionale). Personaggi come Blueberry, Laverdure, Achille Talon, Tanguy, ovviamente oltre al già citato Asterix, daranno un contributo decisivo alla storia della nona arte. Sulle pagine di "Pilote" si formeranno autori diversissimi come Bilal, Bretécher, Charlier, Druillet, Jean Giraud (Moebius), Mandryka, Morris e tanti altri. Alcuni di loro fonderanno poi altre riviste, fra le quali "L'Écho des Savanes" (1972) e la leggendaria "Métal Hurlant" (1974), inedita fusione di fumetto, fantascienza e rock. Pubblicata in varie lingue fra le quali l'italiano, questa seconda pubblicazione è stata celebrata qualche anno fa da un bel libro di Gilles Poussin e Christian Marmonnier: "Métal Hurlant: La machine à rêver (1975-1987)", edito da Denoël. Al cinquantenario della rivista francese è stato dedicato anche un bel documentario, "Pilote et moi, et moi, et moi", realizzato da Philippe Picard e Jérôme Lambert. Il film (52 minuti) è molto interessante perchè ripercorre la storia della rivista con le testimonianze dirette di alcuni protagonisti, come Bilal, Pierre Christin, Jean-Pierre Dionnet, Philippe Druillet, Mandryka e Moebius. Già proiettato da France 5 il 18 giugno, il documentario verrà riproposto dalla stessa emittente il 12 luglio. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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martedì 7 luglio 2009

Il mistero del lago
Le edizioni Soleil Productions hanno appena pubblicato "Les chemins de Vadstena", una storia completa ideata da Sylvain Runberg con disegni e colori di Thibaud De Rochebrune. Il volume fa parte della collezione "Hanté", diretta da Christophe Bec. La storia è ambientata a Vadstena, un paese della Svezia sudorientale situato nei pressi del lago Vättern. La trama trae spunto da una leggenda svedese. Il protagonista Marcus Wahlgren fa salire sulla propria macchina una ragazza che fa l'autostop. Poco dopo la vettura sbanda e il guidatore non riesce a evitare l'incidente. Marcus, leggermente ferito, viene subito soccorso, ma la ragazza è sparita. La donna è stata un frutto della sua immaginazione, come dicono tutti? Oppure una criminale in fuga? O una delle "Dame bianche", gli spettri che popolano certe strade isolate? Mistero e paura trovano un teatro ideale in questo paesaggio nordico, mentre si scopre che un episodio analogo era già accaduto nel Seicento... Thibaut De Rochebrune è nato nel 1971. Fra le sue opere precedenti spicca "Blue Hope", una serie poliziesca in quattro volumi pubblicata da Glénat fra il 2002 e il 2004. Le sceneggia-ture sono firmate da Serge Meirinho, mentre i colori sono di Nadine Thomas. Nel 2007 De Roche-brune ha conosciuto il soggettista Sylvain Runberg. I due hanno poi deciso di collaborare: "Les chemins de Vadstena" è il primo frutto di questa cooperazione. Sylvain Runberg, franco-belga nato nel 1971, ha al suo attivo varie opere. Fra queste ricordiamo "Hammerfall", una saga nordica disegnata da Boris Talijanjic (quattro albi pubblicati da Dupuis fra il 2007 e il 2009). [Articolo di Alessandro Michelucci]

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sabato 27 giugno 2009

In Francia anche il fumetto rientra fra le "belle arti"
Ve la immaginate una rivista italiana dedicata all'arte visiva, per esempio "Flash Art" o "Eco d'arte moderna", che pubblica un numero monografico sui lavori di Pratt, Toffolo, Toppi e altre firme celebri del fumetto nostrano? Ovviamente si tratta di una cosa impensabile. [Citiamo come meravigliosa eccezione la rivista Art e Dossier, diretta da Philippe Daverio. NdR] Ma nella vicina Francia una cosa del genere è normalissima: lo dimostra "Beux Arts", una delle più autorevoli riviste transalpine dedicate all'arte, che ha appena pubblicato un numero speciale intitolato "Les secrets des maîtres de la BD". Una scelta che non deve sorprendere: perfino il Louvre, quasi mezzo secolo fa (1967), aveva organizzato una grande mostra dedicata al fumetto per sancirne definitivamente il valore artistico e culturale. Il numero in questione (148 pagine, € 8,90) analizza i lavori di 15 disegnatori famosi - da Bilal a Hergé - rivelandone i metodi, le tecniche e i segreti. Inoltre parla del Museo Hergé inaugurato quest'anno. Infine propone cinque storie inedite di altrettanti autori, fra i quali Moebius e Will Eisner, e una selezione di titoli per una "fumettoteca" ideale. Diretta da Fabrice Bousteau, "Beaux Arts" è un'elegante rivista mensile che abbraccia le più svariate tendenze dell'arte contemporanea. Ogni numero propone oltre 150 pagine riccamente illustrate: si tratta di una lettura indispensabile per gli studiosi, per i collezionisti e per i semplici curiosi che vogliono approfondire la materia. L'anno scorso la rivista aveva già dimostrato un chiaro interesse per il fumetto. In marzo, insieme al quotidiano "Le Figaro", aveva realizzato "Tintin à la découverte des grandes civilisations" (dedicato ai temi archeologici del celebre fumetto belga), mentre in novembre aveva pubblicato uno speciale intitolato "Qu'est-ce que la bande dessinée aujourd'hui?". Insomma, bastano pochi kilometri perchè il fumetto venga considerato arte o no... [Articolo di Alessandro Michelucci]

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venerdì 26 giugno 2009

Gitans, una storia dedicata ai figli del vento
Ogni anno, alla fine di maggio, una grande quantità di Rom si ritrova a Saintes-Maries-de-la-Mer, un paese situato nel sud della Francia, per un grande processione: in primo piano c'è al sttaua di Sara, patrona del popolo gitano. Il disegnatore Kkrist Mirror si è recato varie volte questo raduno e ne ha tratto delle impressioni dalle quali è nato l'album "Gitans: Le pèlerinage des Saintes-Maries-de-la-Mer ", (88 pagine, 19,90 euro) pubblicato recentemente da Emmanuel Proust. Dal volume traspare chiaramente la partecipazione del disegnatore alle sofferenze del popolo nomade. Christian (Kkrist) Mirror è nato a Saumur e vive a Parigi. Ha lavorato per vari giornali, fra i quali "Libération", "Métal Hurlant" e "Moto Journal". Ha fondato l'associazione "Trippes cosmiques" per promuovere nuovi autori. Si è occupato a lungo della questione rom, in particolare degli Zingari che trovarono la morte nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale. Sta collaborando all'iniziativa "Une mémoire française. Les Tsiganes pendant la Seconde Guerre mondiale, 1939-1946 ", che verrà realizzata nel 2010. Fra le opere più recenti di Mirror ricordiamo "A Gospel Story" (Nocturne, 2004) e il volume collettivo "Amiante, chronique d'un crime social" (Septième choc, 2006), premiato con il Prix Tournesol ad Angoulême nello stesso anno. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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mercoledì 24 giugno 2009

Casemate, l'erede di BoDoï
E' uscito il numero 16 (giugno 2009) di "Casemate", il mensile francese che continua l'interessante esperienza di "BoDoï". Quest'ultima rivista era stata pubblicata dal settembre 1997 all'agosto 2008. Ideatore e direttore di "Casemate" è Frédéric Vidal, che aveva curato anche la rivista precedente. Il giornale, lanciato nel gennaio 2008, propone un ampio panorama dell'attualità (mostre, festival, pubblicazioni), arricchito da numerose interviste. Inoltre ospita una parte dedicata ai fumetti, con brevi storie e anticipazioni di nuovi albi. In questo modo il mensile propone una gradevole alternativa al mensile "Dossiers de la Bande Dessinée", interamente dedicato alle notizie. Il nuovo numero di "Casemate" contiene fra l'altro un dossier su Tintin ("Tintin, l'empire contre-attaque)", varie interviste con artisti che presentano le rispettive novità, da Nicolas Dumontheil ("Le Landais volant") a Fabien Vehlmann (il quarto albo della serie "Seuls"), senza dimenticare il viaggio di Moebius in Giappone raccontato da Jean David Morvan. A questo si aggiungono varie anticipazioni, l'elenco dei festival e delle nuove pubblicazioni, oltre a tante altre curiosità. Insomma, "Casemate" è una pubblicazione indispensabile per chi vuole seguire da vicino il fumetto transalpino. Infine, una precisazione necessaria: "BoDoï" non è morto, ma continua sotto forma di sito. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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domenica 14 giugno 2009

Nuvole agli antipodi
Nuvole agli antipodi: due antologie per conoscere il fumetto neozeolandese. Fino a pochi anni fa gli appassionati di fumetti avevano fatto riferimento quasi esclusivo ad alcune aree geografiche ben definite: Italia, Francia, Belgio, Stati Uniti, Sudamerica e Giappone. In tempi più recenti hanno cominciato a circolare anche le traduzioni di fumetti asiatici, soprattutto cinesi, coreani e israeliani. Rimangono tuttora ignote, nonostante facciano parte del mondo anglofono, l'Australia e la Nuova Zelanda. In genere neanche i più attenti cultori della nona arte si spingono così lontano. Eppure qualcosa si sta muovendo. Nel 2003 Black Velvet ha pubblicato "Hicksville" di Dylan Horrocks, uno dei più interessanti disegnatori neozelandesi. Il libro contiene anche due interessanti articoli sul fumetto del lontano paese anglofono. All'ultimo Napoli Comicon (24-26 aprile 2009) era presente un altro artista neozelandese, Bill Willingham. La Magic Press ha pubblicato recentemente il suo "Ironwood", una gustosa storia fantaerotica. Inoltre bisogna ricordare che alcuni suoi connazionali, come Scott Gray e Roger Langridge, lavorano da vari anni per la Marvel Comics. Bene, dopo questa lunga introduzione possiamo finalmente venire al sodo. Un'occasione per gettare un primo sguardo in questo ambiente ignoto ci viene offerta da due pubblicazioni recenti. La prima è il nuovo numero (23) di "Funtime Comics", un'antologia di fumetti pubblicata in Nuova Zelanda. Il numero in questione, curato da Isaac Freeman, si intitola "The Walls of Halls" e contiene storie firmate da diciassette artisti, in prevalenza neozelandesi. Fra questi, Ruth Boyask, Mary Knott, Jared Lane, David Robertson, Steve Saville e Brent Willis. "Funtime Comics" è pubblicata dall'omonimo collettivo di fumettisti e scrittori fondato nel 1990 per favorire lo sviluppo del fumetto neozelandese. Nei numeri precedenti l'antologia periodica ha ospitato disegnatori di molti paesi. Compresa l'Italia, presente con Diego Gabriele, Claudio Parentela e Antonio Tregnaghi. Anche la seconda pubblicazione recente che segnaliamo è un'antologie recenti. Si tratta dell'l'undicesimo numero di "New Ground" (aprile 2009), una serie a cura di Jeremy Bishop. Anche qui troviamo Horrocks, insieme a James Davidson, Justin Lane, Steve Saville, Tuku Wiki-Pasene e altri. Infine, due parole su un volume meno recente, ma di grande utilità per chi volesse approfondire la conoscenza del tema che stiamo trattando. Non è un'antologia, ma il catalogo della mostra "Nga Pakiwaituhi o Aotearoa", curata da Dylan Horrocks (Hicksville Press, 1999). Come si vede, questo autore è come il prezzemolo: lo ritroviamo ovunque. Infine, a chi vuole seguire gli sviluppi del paese in questione consigliamo il sito Kiwi Comics. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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domenica 7 giugno 2009

Guelfi contro ghibellini a Orvieto
Negli ultimi anni si stanno moltiplicando le storie a fumetti ambientate nelle città italiane. In certi casi le trame sono originali, in altri sono ispirate a opere letterarie o a fatti veri. Alcune storie si svolgono nel presente, mentre altre preferiscono un'ambientazione storica. Fra queste ultime spicca "Orvieto A.D. 1313", il primo fumetto ambientato nella celebre cittadina umbra. L'opera è stata presentata alla prima edizione di "Orvieto Comics", che si è tenuta il 9 e il 10 maggio scorsi. Scritto e disegnato dalla giovane Chiara Piunno, il fumetto racconta la rivalità mortale che oppone due famiglie nobili locali: i Monaldeschi, guelfi, e i Filippeschi, ghibellini. Una storia vera dalla quale nasce un albo interessante e ben disegnato. Senza dubbio quello di Chiara Piunno è un nome da tenere a mente. L'albo può essere richiesto direttamente all'azienda Intermedia, che organizza il festival suddetto. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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mercoledì 3 giugno 2009

Succubes: nuova serie dedicata alle donne, protagoniste dimenticate
"Camilla" è il titolo del volume che inaugura "Succubes", una nuova serie nella quale si fondono elementi storici, esoterici e fantastici. Ogni volume proporrà una storia completa. Pubblicato da Soleil Productions, l'albo è firmato da Thomas Mosdi (soggetto) e Laurent Paturaud (disegni). La trama ruota attorno alla confraternita dei Succubi, che influenza la storia umana fino dai tempi più remoti. Ma chi sono questi esseri misteriosi? Perchè sono animati da un'insaziabile volontà di vendetta? Qual è il loro obiettivo? La nuova serie prende spunto da una nota caratteristica maschile che attraversa i secoli e le culture: il tentativo di mantenere la donna in una posizione subalterna. "Succubes" è nata con la ferma intenzione di contrastare questa secolare inguistizia e di rileggere la storia ufficiale dando alle donne quel rilievo che una visione maschilista ha sempre limitato. Questo primo volume è ambientato durante la Rivoluzione francese. I protagonisti più noti di questo periodo sono ovviamente Robespierre e Danton, ma accanto a loro ci sono anche alcune donne, come per esempio Manon Roland e Olympe de Gouges. Quest'ultima (1748–1793), drammaturga e giornalista, è particolarmente importante perchè nel 1791 pubblicò la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, dove dichiarava la piena uguaglianza politica dei due sessi. Laurent Paturaud (Chartres, 1969) ha deciso di dedicarsi al fumetto dopo un'esperienza nel campo della grafica pubblicitaria. Nel 2001 ha conosciuto Thomas Mosdi, con il quale ha realizzato il suo primo albo, "Les passants du clair de lune" (tre albi pubblicati da Glénat: 2003, 2004 e 2005). Nel 2007, dopo varie collaborazioni, si è unito nuovamente a Mosdi per concepire la nuova serie in questione. Thomas Mosdi, nato a Lilla, ha al suo attivo varie opere, fra le quali la serie "Zone mortelle", con disegni di David Vogel (quattro volumi pubblicati da Delcourt: 2002, 2003, 2005 e 2006). [Articolo di Alessandro Michelucci]

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martedì 26 maggio 2009

Stripovi: fumetti indipendenti dall'Europa centrale
La lunga e dolorosa frattura che ha segnato l'Europa nella seconda metà del Novecento ha prodotto una mutilazione culturale gravissima, perchè ci ha reso estranea buona parte di quello che veniva elaborato, scritto e pensato da Belgrado a Sofia, da Zagabria a Kiev. Dalla musica all'architettura, dal cinema al teatro, una porzione consistente della cultura continentale si è sviluppata senza che noi, europei della parte occidentale, ce ne rendessimo conto. Naturalmente anche il fumetto è stato vittima di questa logica, anche se in qualche paese - soprattutto Austria e Francia - non è mai mancata la voglia di allungare lo sguardo oltre i rigidi confini imposti dalla logica bipolare. E proprio dalla Francia arriva un libro che ci permette di aggiungere qualche tessera a questo mosaico frammentario. Si tratta di "Stripovi: Bande dessinée indépendante et contemporaine en Serbie et en Croatie". Come si può intuire, si tratta di un'antologia del fumetto indipendente serbo e croato. Del resto, la Francia vanta una lunga tradizione di artisti stranieri che hanno rappresentato un prezioso ponte culturale con l'Europa centro-orientale. Anche nel campo che ci interessa: valga per tutti l'esempio di Enki Bilal, nato nel 1951 a Belgrado da padre bosniaco e madre ceca. "Stripovi" è curato dalla disegnatrice Johanna Marcadé e pubblicato da Turbo Comix insieme al Courrier des Balkans, il più importante sito francese dedicato ai temi politici e culturali dell'area balcanica. Il libro del quale parliamo può essere ordinato dal suo sito. Fra gli artisti presenti su queste pagine troviamo il serbo Aleksandar Zograf, già ben noto nel nostro paese, accanto ad altri per noi ignoti, come Lazar Bodroža, Igor Hofbauer e Wostok. Oltre alle numerose tavole il libro contiene un'interessante storia del fumetto indipendente jugoslavo, alcune interviste e altro materiale documentario. Un'opera molto stimolante, una lettura (quasi) obbligata per tutti coloro che leggono la lingua di Voltaire. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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giovedì 21 maggio 2009

Se il fumetto incontra la politica
Se il fumetto incontra la politica: un panorama del nuovo fumetto messicano. Esistono dei legami fra la nona arte (il fumetto) e le rivendicazioni dei popoli indigeni? Il recente libro di Bruce Campbell, "¡Viva la historieta! Mexican Comics, NAFTA, and the Politics of Globalization", ci dimostra di sì. Il libro, pubblicato da University Press of Mississippi, analizza accuratamente il modo in cui il fumetto messicano ha trattato il fenomeno della globalizzazione. Campbell si concentra sulle opere pubblicate dopo il 1994, anno che segna l'entrata in vigore del North American Free Trade Agreement (NAFTA), l'accordo fra Canada, Messico e Stati Uniti fondato sui principi del libero mercato. Com'è noto, si tratta dello stesso accordo che scatenò la ribellione zapatista. Gli otto capitoli del libro coprono un'ampia varietà di fumetti messicani: da quelli didattici a quelli d'avventura, dalle graphic novels alle opere di propoganda politica. Un'opera insolita e al tempo stesso molto stimolante, di pari interesse per i cultori della nona arte e per coloro che seguono i fermenti sociali dell'America latina. Bruce Campbell è professore associato di Studi Ispanici alla St. John's University/College of St. Benedict. Specialista dei temi politici e culturali legati al Messico, aveva già pubblicato "Mexican Murals in Times of Crisis" (University of Arizona Press, Tucson 2003). [Articolo di Alessandro Michelucci]

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domenica 17 maggio 2009

Cime tempestose: Delcourt ed Emily Brontë a fumetti
Les Hauts de Hurlevent: dietro questo titolo evocativo si nasconde "Cime tempestose", il celebre romanzo di Emily Brontë che aveva già ispirato molte trasposizioni cinematografiche, televisive e teatrali. L'albo, pubblicato da Delcourt nella collana Ex Libris, inaugura una serie in due volumi. La sceneggiatura è di Yann, mentre i disegni sono sono firmati da Édith. La storia è nota: il signor Earnshaw trova un bambino abbandonato, Heathcliff, e lo accoglie nella sua casa dove lo cresce come un figlio. Ma col tempo la presenza del giovane scatenerà un tragico intreccio fatto di amore, odio e vendetta. Yann (Yannick le Pennetier, nato a a Marsiglia nel 1954) vanta una lunga carriera che inizia nel 1974 sulle pagine di Spirou. Su questo giornale collabora a lungo con Didier Conrad, insieme al quale crea "Les Innommables" (due serie, una 1983-1987 e l'altra 1994-2004). Successivamente Yann collabora con altri autori, utilizzando talvolta lo pseudonimo Balac. Tra i suoi ultimi successi ricordiamo la serie Pin-up con disegni di Berther pubblicata da Dargaud. Édith (Édith Grattery), nata a Marsiglia nel 1960, ha collaborato all rivista "Circus" nei tardi anni Ottanta. Quindi inizia la collaborazione con Yann, dalla quale nasce la serie "Basil et Victoria" (tre volumi pubblicati da Les Humanoïdes Associés fra il 1990 e il 1995. Successivamente lo stesso editore ha pubblicato le tre ristampe e due nuovi albi: "Pearl", 2006 e "Ravenstein", 2007. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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sabato 16 maggio 2009

Coney Island: il calvario di una famiglia maori
Il 27 maggio le edizioni Vents d'Ouest, che fanno parte del gruppo Glénat, pubblicheranno "Coney Island", terzo e ultimo volume della serie "Kia Ora". Come negli episodi precedenti i disegni sono firmati dal catalano Ricard Efa, mentre la sceneggiatura è dei coniugi Olivier Jonfray e Virginie Ollagnier. Questi ultimi fanno parte dell'Atelier KCS, un collettivo di fumettisti che ha sede a Lione. L'atelier collabora regolarmente con il festival che si tiene nella città francese dal 2006 (la prossima edizione si svolgerà dal 5 al 5 giugno). "Kia Ora" è ambientato in Nuova Zelanda. La protagonista è Nyree, una giovane maori che racconta la propria infanzia, segnata dalla discriminazione e dal razzismo. Nyree e la sua famiglia conoscono Hartmann, rappresentante di un'importante società commerciale, che convince gli indigeni a fare un viaggio intorno al mondo. Ma non sanno che l'uomo ha uno scopo tutt'altro che nobile: nel secondo volume ("Zoo humain", 2008), infatti, la giovane maori e i suoi parenti vengono esposti allo zoo di Parigi come animali. E' evidente il riferimento all'esposizione coloniale universale di Parigi (1931), dove una cosa così ripugnante accadde realmente. Non solo, ma non era neanche la prima volta: Saartjie Baartman, una giovane donna khoikhoi (ottentotta), era stata "esposta" in varie mostre europee fra il 1810 e il 1815 come "la Venere ottentotta". Veniamo finalmente al nuovo albo, "Coney Island". Il calvario della famiglia maori prosegue in un circo itinerante, dove i tre vengono esposti insieme a una donna con la barba e ad altri fenomeni bizzarri: insomma, trattati come mostri fra i mostri. Awhina, madre di Nyree, si mostra a sua volta intollerante verso i nuovi compagni circensi. Ma alla fine il suo atteggiamento cambia e la situazione si risolve positivamente, trasformando la storia in un'ode alla tolleranza e al rispetto del diverso. I testi sono curati e storicamente plausibili, i disegni espressivi e realistici. Infine, è il caso di sottolineare che negli ultimi anni sono usciti diversi albi, soprattutto in Francia, dove i popoli indigeni giocano un ruolo centrale. A titolo di esempio citiamo la serie "Aarib" (Vents d'Ouest, 2007 e 2009), ambientata fra i Tuareg, e la serie "Karennis" (La Fourmilière, 2008) dedicato alla tragedia dimenticata dei popoli indigeni della Birmania, che lottano da mezzo secolo contro la spietata dittatura militare. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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martedì 5 maggio 2009

Novità interessanti dalla Corsica
Cinque albi e un festival imminente: queste sono soltanto alcune delle novità che arrivano dalla Corsica. Partiamo dalle pubblicazioni. Il disegnatore Toussaint Manfruelli, meglio noto con lo pseudonimo di Battì, ha pubblicato "Réflexions. Disegni di Corsica e d'altrò" (Editions Sammarcelli). Il volume è una raccolta di tavole che ritraggono e/o prendono in giro certi episodi e personaggi locali. Nato nel 1944, Battì ha collaborato a varie pubblicazioni locali, fra le quali il mensile "Corsica", per il quale disegna tuttora. Fra i suoi albi precedenti ricordiamo "Pagine bianche è nere" (1990) e "Franchendu u milleniu" (2002). Le sue pubblicazioni possono essere acquistate dal sito. "Mad in Corsica" è invece un albo che riunisce tre artisti isolani: Al, Nino e Frédéric Federzoni. Ciascuno firma una storia della quale è anche soggettista. I tre si muovono nell'ambito del fumetto comico, con un susseguirsi di battute esilaranti. L'albo è pubblicato da L20 Productions. La giovane casa editrice, diretta da Lionel Martini, è la stessa della serie "Petru Santu", realizzata da Frédéric Federzoni (disegni) e Desideriu (testi). Il fatto che in Corsica sia nata una casa editrice dedita esclusivamente al fumetto conferma che la nona arte sta mettendo solide radici nell'isola. Per inciso, se capitate a Bastia non mancate di visitare la libreria Album, che offre un assortimento di fumetti davvero notevole. Tornando ai temi storici, che sono trattati spesso dai fumetti isolani, un altro albo molto interessante è molta attenzione anche "Erasmo Orticoni, le chanoine révolutionnaire". Orticoni è un sacerdote vissuto nel Settecento che anticipò la temperie rivoluzionaria dalla quale sarebbe poi emersa la figura di Pasquale Paoli. Il fumetto è pubblicato da Albiana, il più importante editore corso, forte di un catalogo che propone soprattutto libri e riviste. La pubblicazione ha già qualche mese, ma merita molta attenzione perchè riunisce due talenti. Il soggetto è di Dominique Taddei, uno storico che aveva già pubblicato un libro su un tema analogo, "Trois prêtres balanins au coeur de la révolution corse: Erasme Orticoni, Gregorio Salvini, Bonfigliuolo Guelfucci" (Editions Alain Piazzola, 2006). I disegni sono invece firmati da Toni Casalonga, che è anche musicista, regista, scultore, incisore, scenografo e forse anche qualcos'altro che ora ci sfugge. Il fumetto corso, comunque, non tratta soltanto temi storici. Lo dimostra "Un baluchon pour deux", un albo per bambini realizzato da Lili Pissenlit (testi) e Barbara Brun (disegni). Edito da Gecko, l'albo si segnala per il tratto felice e per i testi ben scritti che sottolineano il valore dell'amicizia. Chiudiamo questo panorama editoriale con "Amichi corsi", ambientato nell'isola, ma frutto della collaborazione fra il soggettista israeliano David Sanhedrin e il disegnatore francese Jacky. E' la storia di due amici corsi che cercano di strappare alcuni reperti archeologici al'avidità di un commerciante. I disegni sono eccellenti e le risate sono assicurate. Infine, un festival. Dal 19 al 21 giugno Ajaccio ospiterà la settima edizione dei Rencontres de la Bande Dessinée et de l'Illustration. All'iniziativa parteciperanno 52 artisti, fra i quali Eve Andreani, Battì, Walter Farher, Frédéric Federzoni, Franck Giroud, Marc Moreno e Vink. Ci saranno varie mostre, una delle quali relativa alla serie "Paoli", dedicata a Pasquale Paoli, che guidò la breve stagione della Corsica indipendente (1755-1769). Si tratta di una trilogia che comprende tre volumi: "La jeunesse de Paoli" (DCL, 2007), "Le père de la patrie" (DCL, 2008) e "Ponte Novu", che lo stesso editore pubblicherà entro la fine del 2009. Gli albi sono firmati da Frédéric Bertocchini (testi) ed Eric Rückstühl (disegni). [Articolo di Alessandro Michelucci]

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domenica 3 maggio 2009

Il coraggio di dire no: la nona arte ricorda Peppino Impastato
La breve vita di Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (1948-1978), è stata dedicata alla lotta contro la mafia. Al giornalista siciliano erano già stati dedicati numerosi omaggi. Basta pensare al cinema ("I cento passi", regia di Marco Tullio Giordana, 2000), oppure alla musica ("Amore non avremo: 26 canzoni per Peppino Impastato", Il manifesto, 2008). Mancava l'omaggio della nona arte. A colmare questo vuoto provvede "Peppino Impastato, un giullare contro la mafia", che esce il 9 maggio per le edizioni Becco Giallo. Una scelta coerente, dato che l'editrice padovana si è caratterizzata per la costante attenzione ai fenomeni sociali e storici, spaziando dal terremoto del Friuli al tragico incidente nucleare di Cernobyl. L'albo è sceneggiato da Marco Rizzo, premiato autore di "Ilaria Alpi, il prezzo della verità", (Becco Giallo, 2007) e disegnato da Lelio Bonaccorso. La pubblicazione è stata realizzata grazie alle testimonianze inedite degli amici e del fratello Giovanni. E' un omaggio sincero alla figura di Peppino e al suo impegno civile. L'albo verrà presentato il 9 maggio alla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato (Corso Umberto 220, Cinisi, PA). Saranno presenti gli autori. [Articolo di Alessandro Michelucci]

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giovedì 2 aprile 2009

Fumetto militante per i Karenni, indigeni del Sudest asiatico
La casa editrice La Fourmilière BD ha annunciato l'imminente pubblicazione di "Les rivières de l'espoir", secondo e ultimo album della serie Karennis, interamente concepita e disegnata da Olivier Ferra. Come il precedente (Comme des ombre sur la terre, 2008), il nuovo album verrà pubblicato da La Fourmilière BD. La serie è dedicata alla lunga (ma purtroppo ignota) tragedia dei Karenni, uno dei tanti popoli indigeni della Birmania che combattono da molti decenni contro la dittatura militare di Rangoon. Una lotta che vede impegnati fra gli altri anche i Chin e i Karen. La Fourmilière BD è un'associazione/casa editrice che promuove i disegnatori francesi, con particolare attenzione per quelli della regione Rodano-Alpi. E' una voce che si è aggiunta recentemente ai molti editori transalpini specializzati nel fumetto. Per ogni copia venduta del volume (48 pagine a colori, copertina cartonata), 1 euro verrà devoluto all'ICRA, una delle più importanti associazioni indigeniste europee, fondata nel 1988 dal regista Patrick Bernard e dall'etnologo naga Visier Sanyu. [Alessandro Michelucci]

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