afNews 2 Marzo 2022 12:31

E’ di Milo Manara il manifesto del 70. Trento Film Festival: destinazione… Futuro!

Come ha scritto Franco de Battaglia, i manifesti del Trento Film Festival «sono passati da semplici locandine per alcune serate al cinema, a veri manifesti della montagna nei suoi diversi aspetti, poster evocativi delle suggestioni che la montagna non solo comunica ma rinserra, delle emozioni che abbraccia e difende, anche segretamente». Per questo motivo c’è sempre grande attesa nei confronti dell’autore e del soggetto del manifesto del Festival, capace ogni anno di stupire e di suggerire nuove e originali chiavi di lettura del tempo che viviamo e del futuro che ci attende. In occasione di questa settantesima edizione (29 aprile – 8 maggio 2022), il Trento Film Festival ha deciso di tornare indietro per guardare avanti, chiedendo a Milo Manara, uno dei più grandi  fumettisti e illustratori italiani, di ritornare al Festival da assoluto protagonista, dopo il manifesto ingiustamente rifiutato nel 1997 perché ritenuto “troppo audace”.

«È un omaggio ad un grandissimo artista italiano, e la chiusura di una pagina ancora aperta: dal manifesto “non realizzato” del 1997 alla firma del manifesto del Settantesimo anniversario, dall’Ondina che seduce a quella che si ritira circospetta, nel segno di una cultura di montagna sospesa nella dimensione del mito, fra storia e leggenda» dice Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival. «Una quieta malinconia traspare da quel lago scuro, che riflette con un guizzo di luce il profilo roseo delle Dolomiti. Un’atmosfera in bilico tra l’oscurità dell’intimità umana e il mistero della natura, non sempre pienamente comprensibile, e la limpida bellezza del mondo. Un’immagine che sembra cantare questo nostro tempo, tra paura e speranza, disorientamento e fiducia, con lo sguardo rivolto al futuro».

«Nato tra le montagne a sud della Val Pusteria, le mie prime letture sono stati i libri di Karl Felix Wolff, che raccontavano le leggende dolomitiche del regno dei Fanes e dei monti pallidi, intrisi di mistero e popolati da creature mitologiche» spiega Milo Manara. «Si trattava perlopiù di creature mostruose, spaventose, come il crudele stregone Spina de Mul, metà mulo e metà scheletro, che si trascinava per i prati e le crode. Poi streghe, orchi e draghi. Per il manifesto del Trento Film Festival, già nell’immagine rifiutata nel 1997 avevo voluto ricreare questa dimensione fiabesca, mitologica, ma focalizzandomi sui suoi risvolti dolci e pacifici. Tra tutte queste creature scelsi  dunque quella più seducente, l’Ondina, creatura semi acquatica che si dice abitare nei laghi alpini. In questo secondo manifesto ho sviluppato lo stesso tema, ma con una variazione, musicalmente parlando, in tono minore. Una variazione più malinconica, per i toni di colore, per lo sviluppo del soggetto. Nel manifesto del 1997 la composizione era decisamente “in maggiore”, più serena, con la misteriosa Ondina al centro del maestoso anfiteatro delle Dolomiti». Perché, ora, il tono minore? «Da allora sono successe molte cose che hanno reso sempre più evidenti le conseguenze del nostro impatto sull’ambiente anche in ambito montano» prosegue Manara.  «I cambiamenti climatici e l’inesorabile scioglimento dei ghiacciai alpini, la disastrosa catastrofe della tempesta Vaia… è emerso in modo inequivocabile come gli interventi umani rischiano di distruggere l’equilibrio della natura. La nuova Ondina non è più una creatura lieta, ma impaurita e diffidente: prima ci seduceva, ora ci guarda come intrusi, pronta a immergersi di nuovo».

I luoghi del Festival a Trento e una novità su Bolzano

Presentati oggi in conferenza stampa a Trento il Manifesto e alcune anticipazioni del programma cinematografico della 70. edizione del Trento Film Festival (29 aprile – 8 maggio). Presso la sala Conte di Luna di Palazzo Roccabruna erano presenti il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, la direttrice Luana Bisesti, il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant, l’assessora alla Cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli, il presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort, il vicesegretario generale della Camera di Commercio di Bolzano Luca Filippi.

Sergio Fant ha presentato “Destinazione… Futuro”: la speciale sezione del Festival quest’anno propone un viaggio nel tempo, tra grandi classici della fantascienza e appuntamenti per avventurarsi nei misteri del cosmo.

In programma anche un omaggio a Luc Moullet, cineasta e montagnard francese protagonista della Nouvelle Vague, a sessant’anni dalla sua visita a Trento e da uno storico articolo sui Cahiers du cinéma: Moullet sarà presente al Festival dal 3 al 6 maggio per incontrare il pubblico e presentare i suoi film.

Tornano a Trento gli “Avvicinamenti”: al via il 7 marzo a Trento la rassegna che accompagnerà il pubblico verso un’edizione speciale del Festival. Sei i film in programma, tutti in anteprima, in diverse sale e spazi della città. QUI alcune immagini del primo film in programma, “The Alpinist. Uno spirito libero”.

Questo 70. Trento Film Festival sarà speciale non solo per per l’importante anniversario, ma anche perché sarà l’edizione della ripartenza, dopo due anni condizionati dalle limitazioni della pandemia: pur con tutte le cautele e in totale sicurezza, il Festival tornerà a coinvolgere pienamente il suo pubblico, riprendendosi i luoghi della città che hanno segnato la sua lunga storia. «Con MontagnaLibri che torna in Piazza Fiera, la conferma delle sale del Cinema Modena e del Supercinema Vittoria, l’emozione del ritorno al Teatro Sociale e all’Auditorium per le serate evento, oltre alle mostre nei palazzi e nelle piazze e le attività del T4Future nel giardino del MUSE, il Trento Film Festival riabbraccia finalmente la città» racconta la direttrice Luana Bisesti.

Grandi novità per l’edizione di Bolzano, che non sarà più collocata in autunno ma verrà anticipata a tarda primavera: dal 7 al 12 giugno il cinema e le culture di montagna animeranno il capoluogo altoatesino, con uno speciale evento di inaugurazione – in linea con quanto già annunciato per l’edizione di Trento – come la proiezione del restauro di Italia K2, il documentario realizzato dal regista trentino Marcello Baldi con le straordinarie riprese effettuate nel 1954 dal noto operatore e regista Mario Fantin. MontagnaLibri è confermata negli spazi del Centro Trevi – TreviLab e sarà ancora il Parco dei Cappuccini il luogo dei laboratori e delle attività, che si rivolgeranno specialmente a bambini e famiglie.


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