La corsa dell’edizione italiana di Heavy Metal si conclude, bruscamente, con il numero sette della rivista, attualmente in edicola. Alcune avvisaglie c’erano state dall’ultimo editoriale, firmato dal solo Francesco Coniglio, dopo l’uscita di scena di Daniele Brolli, che parlava di una serie di difficoltà tecniche nell’acquisizione dei diritti delle diverse opere, ma non ci si attendeva il comunicato molto secco dell’Editore Sprea pubblicato sui social nella giornata del 5 maggio.
Cari lettori,
l’avventura di Heavy Metal termina con il numero 7 attualmente in edicola.
Tutto ciò nonostante una buona accoglienza del pubblico italiano, aggiungerei – ma, purtroppo, sono sopraggiunte tutta una serie di problematiche che non potevamo prevedere in nessun modo quando abbiamo deciso di lanciarci in questa coraggiosa iniziativa editoriale.
La grande difficoltà nella quale versa l’edizione americana (della quale Sprea ha una licenza che comprende sia il marchio che le tavole a fumetti) ha fatto sì che, dopo un avvio di lavori sereno, si siano palesate delle difficoltà – non ultimo in fatto che molte delle storie a fumetti che inizialmente dovevano essere pubblicabili anche Italia in realtà non lo erano.
In un primo momento abbiamo pensato di risolvere la situazione opzionando nuove storie dal mercato (con un aggravio di costi non indifferente, che ci ha portato ad alzare il prezzo di copertina di ben 3 euro) ma ci siamo resi conto che tutto ciò non è sostenibile, sia economicamente che nel rapporto generale con il licenziatario americano.
Per i lettori abbonati alla rivista offriamo diverse opzioni: il rimborso delle copie mancanti, il dirottamente verso l’abbonamento ad un’altra rivista del nostro gruppo editoriale, oppure la trasformazione del residuo del proprio abbonamento in un buono per l’acquisto di prodotti dal nostro store (come i libri di Heavy Metal).
Certi della vostra comprensione
L’Editore
Agli abbonati è stata inviata anche una lettera ad hoc,, diffusa da Marcello Toninelli,che li informava della decisione dell’editore.
Un brutto finale per una rivista che era partita con i migliori auspici. Far tornare, sul mercato italiano, una rivista di fumetti, articoli e dossier, riprendendo la bandiera, da tempo ammainata, di magazine non dimenticati, dall’Eternauta, a Comic Art, a Corto Maltese, anche se i più accorti commentatori avevano indicato la difficoltà a mantenere le scelte editoriali fatte.
Dispiace.
Fonte Consultata: @Sprea ,per la foto della rivista, ringraziamo @edicoladistefanoannarita che la ha diffusa sui propri social media.
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