afNews 22 Maggio 2023 12:57

Cristallo alla carriera per Barry Purves, focus LGBTQ+ in quattro sezioni dedicate, anteprime e tanto altro: Annecy 2023 celebra l’animata Molteplicità Umana!

Il tema Animazione-Orgoglio-Diversità sarà sotto i riflettori al Festival di Annecy con almeno quattro programmi di cortometraggi ad esso dedicati inseriti nel denso programma di questa edizione 2023.

“Questo soggetto si è ormai imposto per la sua rilevanza in particolare tra i giovani cineasti, molti dei quali affrontano ogni anno temi legati al genere e alla diversità – ha spiegato Marcel Jean, direttore artistico del Festival.

 

La programmazione è stata coordinata da Benoit Berthe Siward – fondatore di The Animation Showcase e co-fondatore di LGBTQ+ in Animation – con il preciso scopo di offrire una pluralità di prospettive sulla produzione più recente.

PROGRAMMA “REAL QUEER STORIES a cura di Holly Murtha
Cosa significa essere queer in questo mondo? Questo programma presenterà una serie di storie vissute direttamente dalla comunità LGBTQ+. Tra nuove prospettive sull’amore, le relazioni e il desiderio, passando per un’ode alla famiglia e alla comunità; tra viaggi alla scoperta di sé stessi ed esistenze complicate, relegate spesso nel metaforico “armadio”, questa selezione ci mostra la varietà e molteplicità delle esperienze vissute all’interno della comunità queer ribandendo una voltà di più l’importanza di una sua realistica rappresentazione al di fuori degli stereotipi e i pregiudizi socio-culturali.

Alcuni titoli:

All Those Sensations in My Belly” di Marko Djeska (Croazua, Portogallo)
Récit de soi” di Géraldine Charpentier (Belgio)

PROGRAMMAHIDDEN DESIRES” a cura di Patricio Plaza
Per troppo tempo il desiderio omosessuale è stato vissuto all’insenga del senso di colpa, relegato ai margini della società, represso, celato o non rivelato. I tempi sono (forse) cambiati, ma le ferite e i segni di questa storica persecuzione costituiscono tuttora una minaccia e motivo di lotta per molte identità queer.

Alcuni titoli:

“We Were a Sterile Bomb” di Dotan Moreno (Israele)
Adorable” di Cheng-Hsu Chung (Taïwan, Gran Bretagna)
Inglorious Liaisons (Les Liaisons foireuses)” di Chloé Alliez e Violette Delvoye (Belgio, Francia)

PROGRAMMA “HOME IS WHERE THE HEART IS” a cura di di Jakub Spevák
Questo programma riguarda in modo particolare il senso di appartenenza, che per i gay spesso si traduce nel creare un luogo sicuro, dove potersi rifugiare. Le opere esplorano il bisogno di condividere, di essere sé stessi, di amare e anche di perdonare… La domanda è: in quanto omosessuali, dobbiamo rassegnarci a fingere di adattarci?

Alcuni titoli:

Chado” di Dominica Harrison (Gran Bretagna)
Purpleboy” di Alexandre Siqueira (Portogallo, Francia, Belgio)
In Nature” di Marcel Barelli (Svizzera)

PROGRAMMA “FREAKS & PROUD” a cura di Jakub Spevák
I gay sono stati spesso etichettati quali animali curiosi se non autentici mostri, alieni, aberrazioni, financo fantasmi che corrompono e perseguitano la società. Il programma parte proprio da queste etichette, in gran parte denigratorie, per metterne in luce l’assurdità e decostruirle. Le opere ci mostrano dunque il “queer” in tutta la sua varietà, aprendo le porte all’eccentricità e alla bizzarrìa.

Alcuni titoli:

“Slug Life” di Sophie Koko Gate (Gran Bretagna)
The Boob Fairy” di Léahn Vivier-Chapas (Francia)
Superbia” di Luca Tóth (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia)

Il Festival assegnerà anche un Cristallo d’Onore al regista britannico Barry J.C. Purves, autore di un’importante opera in tecnica stop motion e pioniere delle tematiche omosessuali nel cinema di animazione. Verrà presentato un programma dei suoi cortometraggi più famosi e l’autore di “Screen Play” terrà personalmente una masterclass di cinema. Per Marcel Jean, “Achilles“, diretto da Purves nel 1995, costituisce una pietra miliare nella storia della rappresentazione LGBTQ+ nell’Animazione: – “L’audacia del regista appare notevole sia dal punto di vista tematico che in termini di estetica e messa in scena. Per non parlare della sua maestria tecnica, che qui è semplicemente eccezionale! Purves è senza dubbio una delle principali figure dell’Animazione contemporanea celebrate in questa edizione ad Annecy!“.

Inoltre, come del resto tradizione al Festival, l’orgoglio e la diversità saranno presenti in ogni ambito della sua programmazione, in modo particolare all’interno dei Work-In-Progress (WIP) dove, ad esempio, sarà presentato il lungometraggio “Eugène, le mystère Falleni“, scritto da Joëlle Oosterlinck e diretto da Anaïs Caura. Il film ripercorre la vita di Eugene Falleni, un uomo transgender accusato di aver ucciso la propria moglie nell’Australia degli anni ’20.

Inoltre, tra i film della selezione ufficiale cortometraggi, troviamo “Christopher at Sea” di Tom CJ Brown, già premio Arte France e premio Ciclic alle sessioni Mifa Pitches del 2018.

Il Mifa-Marché International du Film d’Animation rinnoverà inoltre il suo programma “Parity – Diversity & Fabric” in risposta a quelli “Animation, Pride & Diversity” del Festival: il Women In Animation World Summit affronterà in modo più ampio ed articolato le questioni legate all’inclusione e alla diversità; le associazioni internazionali delle professioniste del settore presenteranno le sessioni di pitching e le Conferenze Mifa, oltre a organizzare una tavola rotonda lato Mifa Campus che porrà il focus su alcuni interrogativi chiave cercando di fornire possibili risposte.

Tra commedie travolgenti, cronache familiari dolorose e vicende agrodolci, il Festival di Annecy ha sempre accolto opere che affrontano temi proprio della galassia LGBTQIA+. Spazio privilegiato di libertà per gli autori di tutto il mondo, dalla Francia alla Russia, dall’India al Sud Africa passando per Giappone, Danimarca o Egitto, il Festival ha presentato nell’ambito del suo concorso numerose serie, cortometraggi, video musicali, film di diploma o lungometraggi, molti dei quali – soprattutto negli ultimi anni – hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

Tra questi, da ricordare: “In deepwater”, cortometraggio di Sarah Van Den Boom (Francia, Canada), Prix Festivals Connexion – Rhône-Alpes Region in partnership con Lumières Numériques (2015); “Moms on Fire“, corto di Joanna Rytel (Svezia), menzione della giuria (2016) e menzione della giuria Festivals Connexion – Auvergne-Rhône-Alpes Region/In partnership con Lumières Numériques & Pilon Cinéma (2016); “Fish Curry” (Maacher Jhol), corto di Abhishek Verma (India), Premio Città di Annecy (2017); il pluripremiato “Flee”, lungometraggio di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca, Francia, Norvegia, Svezia), Cristallo Miglior Film nel 2021, premio Fondation Gan a Diffusion (2021) e premio per la migliore musica originale, con il sostegno di SACEM (2021).

È quindi del tutto “naturale” che il Festival intenda offrire quest’anno un programma speciale dedicato al tema Animazione-Orgoglio… Molteplicità.


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