afNews 15 Giugno 2023 23:05

Annecy 2023: Cristallo d’Onore a Barry JC Purves e alle sue ‘maschere rivelatrici’

“Un uomo non è del tutto se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera, e vi dirà la verità.

Da questa citazione di Oscar Wilde, ha preso spunto l’animatore e regista Barry JC Purves per inaugurare sua applauditissima lezione odierna tenuta al Festival di Annecy, e non a caso intitolata proprio “Le Masque révélateur” (la maschera rivelatrice”).

Foto Alessandro Castellano

Realizzare pupazzi con la tecnica dell’animazione in stop motion gli ha permesso di approcciare tematiche e significati complessi e spinosi in un modo “mascherato”, appunto, che consente di colpire la mente e il cuore dello spettatore, costringendolo ad assorbire cose che altrimenti sarebbe spinto istintivamente a ignorare o a rifiutare.

“In 10 film ho parlato sempre di me stesso” – oltre alle proprie opere, Purves ha portato numerosi altri esempi di questa ‘messinscena rivelatrice’, ribadendo come il 3D digitale manchi naturalmente dell’energia materica e cinetica propria per esempio del balletto, di cui dice di considerare già le registrazioni come un’esperienza sensoriale minore in quanto priva dei tonfi e dei suoni provocati dai corpi che rimbalzano sulla scena.

Foto Alessandro Castellano

Anche la versione teatrale de “Il re Leone” Disney, secondo Purves funziona meglio del remake digitale in quanto restituisce corpo e fisicità ai personaggi, a differenza dell’asettico fotorealismo della pellicola.

La ‘maschera’, questo strumento così comune, e altrettanto deprecato, nella nostra società, serve invece, nell’opera di Purves, a liberarci, e rappresenta una parte essenziale della nostra espressione creativa,

Foto Alessandro Castellano

Nel corso dell’incontro all’artista è stato consegnato il Cristallo d’Onore del Festival: riconoscimento doveroso per un autore che ha saputo, contribuendo allo sviluppo della stop motion, essere un fondamentale pioniere delle tematiche omosessuali nel cinema di animazione. A Purves è stato anche dedicato un programma composto dai sui cortometraggi più famosi.

Per Marcel Jean, direttore artistico del Festival: – “Achilles“, diretto da Purves nel 1995, costituisce una pietra miliare nella storia della rappresentazione LGBTQ+ nell’Animazione. L’audacia del regista appare notevole sia dal punto di vista tematico che in termini di estetica e messa in scena.”

Foto Alessandro Castellano


Scopri di più da afNews

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Questo articolo è stato inserito da:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *