La nudità è ancora uno stupido tabù. Sembra impossibile, ma è così. Non sono serviti il ’68 e il femminismo a cambiare le teste. A far capire che i corpi degli umani (non solo degli altri animali) non hanno in sé proprio niente di cattivo o di malato. Mentre sono ancora troppe le teste realmente malate, stolidamente bacchettone, sessiste, violente, aggressive, irrispettose, incapaci di apprezzare la naturale bellezza dei nostri corpi, forse solo incapaci di distinguere fra una rappresentazione malvagia e una innocente, bisognose (senza scherzi) di assistenza psicologica (talora anche psichiatrica).
Bisogna lavoraci su parecchio, ancora e ancora, a quanto pare, per far evolvere in positivo il pensiero e la cultura umana. Per cui www.afnews.info segnala:
Questa è la storia di un piccolo festival minacciato di vedersi ritirare il sussidio dal Comune per aver pubblicato un manifesto con una bella signorina che ci ha sorpreso apprendere che potesse scioccare: “abbiamo pensato che la rappresentazione di una giovane donna in una posa lasciva, con una scollatura dichiaratamente leggera, non entrava nella visione che abbiamo della lotta alla discriminazione…” dichiarava l’eletto comunista, vicesindaco incaricato della vita associativa (…)
Leggi il resto su ActuaBD https://www.actuabd.com/Le-quart-d-heure-de-celebrite-du-Festival-BD-de-Dieppe-dont-l-affiche-dans-un Didier Pasamonik (L’Agence BD)
oppure leggilo in Italiano, tradotto alla buona: click qui.
P.s.: qualcuno potrebbe legittimamente obiettare che gli fa schifo vedere dei corpi nudi (o gente che si bacia, per citare altro). E allora? A me fa schifo vedere persone fasciste, ma mica impedisco loro di esistere. Se proprio non le sopporto alla vista, distolgo lo sguardo. E, comunque, il corpo umano non è reato, il fascismo invece sì.
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