La devi conoscere, eh!
Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori?
C’era la voce di sentina sul fatto che i colori avrebbero dovuto essere gli stessi della bandiera francese, col blu al posto del verde, ma che per un errore di comunicazione avemmo il verde, ma questa dovrebbe essere solo una storiella, che riporto giusto come nota di… colore.
Il tricolore Francese era simbolo della Rivoluzione, di Libertà, Uguaglianza e Solidarietà, per cui venne così riconosciuto e usato in tutto il mondo. Svariate repubbliche si ispirarono ad esso, come la Romania, il Messico, il Belgio e alcuni Stati nel territorio italiano, e troviamo quei tre colori anche nella bandiera USA. Ma la storia ufficiale (compresa la faccenda del Verde) la trovi tutta nel link citato di seguito.
In ogni caso i tre colori si legano indissolubilmente ai tre principi fondamentali: Libertà e Uguaglianza e Solidarietà, che devono sempre essere presenti nella nostre società, tutti insieme contemporaneamente. Quando ne manca o difetta anche solo uno, la comunità non funziona come dovrebbe (e la democrazia è a rischio). Dovrebbe essere ovvio, ma troppo spesso non lo è, e si taglia su questo o su quello, via un po’ di Libertà qua, via un po’ di Solidarietà là, via una fettina di Uguaglianza da un’altra parte e via così… Non si fa! Bisogna sempre presidiare i nostri valori fondamentali, perché sono tutt’altro che scontati (non solo perché possono sparire in un amen, ma anche perché sono costati davvero tanto, un carissimo prezzo in sofferenza, dolore, sangue e morte).
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