E’ disponibile su RaiPlay, il bel documentario che Alessandro “Doc Manhattan” Apreda, e Luca Bitonte, ( alla regia), hanno dedicato al fumettista irlandese, Garth Ennis,( Fury, Judge Dredd, HellBlazer, Preacher, The Boys, Punisher,) recente ospite d’onore di Lucca Comics & Games 2023 “Togheter”. Ricordiamo che durante l’evento toscano si è svolta anche una bella mostra, organizzata proprio da Apreda ed Bitonte di cui vi proponiaamo anzitutto, un breve video.
Il documentario è un’interessantissimo racconto, fatto in prima persona dall’autore di Preacher, della sua carriera e della scena fumettistica inglese, dove ha iniziato giovanissimo a realizzare le sue opere, ed americana, della sua evoluzione. Della rivoluzione avvenuta negli anni Novanta del fumetto americano,. di cui Garth Ennis e Steve Dillon ( Londra 1962-New York City 2016), sono stati importanti protagonisti e …correi.
Il riferimento al ruolo di Dillon prematuramente scomparso, al ruolo avuto nella sua storia personale ed artistica è vivido nelle parole di Ennis, non era solo uno dei tanti disegnatori che ha incrociato nella sua vita, ma un amico, un compagno di vita e di bevute nei pub della Grande Mela, dove i due letteralmente creavano le loro storie. Intervengono nel documentario anche altri artisti ed editor DC, Russ Braun, Stuart Moore, John Mc Crea. Per accedere al documentario clikkate nella foto qui sotto.Per visionare il filmato è sufficiente la registrazione a RaiPlay, gratuita e molto semplice. ( non occorre essere abbonati Rai...)
Di seguito il Press Cafè svoltosi durante la Kermesse toscana, con presente Garth Ennis, lo stesso Apreda e Luca Bitonte che hanno spiegato la genesi del documentario.Modera Luca Valtorta di Repubblica.
Il primo filmato in apertura della mostra, è stato realizzato dalla redazione di “Cineocchio” il secondo dallo staff di “Passio4forfun”.
Le storie di Guerra a cui attualmente Garth Ennis si dedica. dopo decenni di Eroi ed anti eroi,, sono pubblicate in Italia da SaldaPress.
Un’annotazione a margine, Alessandro Apreda sulle proprie pagine social conversando con alcuni suoi follower, ha notato che la, apparente brevità del documentario, è dovuto solo al formato che gli è stato richiesto. Molto altro materiale è stato girato e chissà che in futuro non sia realizzato qualche altro documentario dedicato a Garth Ennis…
Fonte Consultata: RaiPlay
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