www.afnews.info segnala:
Si chiamano 23AndMe, Ancestry, homeDNA e simili: sono test del dna fai-da-te, che permettono di ottenere, in modo relativamente semplice ed economico, informazioni sui propri antenati, sui propri tratti somatici, sui propri gusti e tanto altro. Della loro reale attendibilità si discute da parecchio tempo (in particolare rispetto alla loro presunta capacità di evidenziare fattori di rischio o predisposizioni a malattie, cosa per la quale è invece opportuno rivolgersi agli specialisti ed eseguire esami) ma in questi giorni se ne sta parlando per un’altra questione, parecchio inquietante: sembra che i casi di incesto siano incredibilmente aumentati nell’ultimo mezzo secolo, da circa uno su un milione a circa uno su settemila. O forse è solo aumentata, proprio grazie alla diffusione dei test del dna fai-da-te e delle banche dati genetiche, la nostra capacità di portarli alla luce…
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