afNews 12 Giugno 2024 17:47

Guerre, non erano così tante dalla seconda guerra mondiale

E nonostante tutto, parte della popolazione mondiale si sposta a verso “estremisti nazionalisti integralisti populisti” ecc., cioè verso formazioni politiche di matrice fascistoide (collocate strategicamente e mimeticamente a sinistra destra centro sopra e sotto) che “amano la guerra” (nei fatti, quando non nelle parole). Peraltro si sa che contro la stupidità nemmeno gli dei possono nulla. Contro l’ignoranza, invece, qualcosa si potrebbe fare…
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L’ultima edizione del Global peace index (Gpi), il report redatto dall’Institute for economics and peace che monitora le guerre in tutto il mondo, evidenzia una situazione critica per la pace a livello globale. Attualmente sul nostro pianeta sono in corso 56 conflitti armati, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. Le guerre hanno assunto sempre più una dimensione internazionale, con ben 92 paesi coinvolti in scontri oltre i propri confini nazionali. Ma l’Istituto avverte anche che l’aumento dei conflitti minori – come erano considerate nel 2019 le situazioni in Etiopia, Ucraina e Gaza – accresce a sua volta il rischio di guerre su vasta scala in futuro. Secondo i dati raccolti dall’Istituto su 163 stati e territori – valutando fattori quali spese militari, costi della violenza, leggi marziali e vittime dei combattimenti – l’impatto economico globale dei conflitti nel 2023 è stato di 19,1 miliardi di dollari, pari al 13,5% del Pil mondiale. Si tratta di un incremento di 158 miliardi rispetto al 2022. Paradossalmente, la spesa per destinata alla promozione della pace è stata solo di 49,6 miliardi, meno dello 0,6% degli esborsi militari totali…

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