Lo schiavismo italiano – www.afnews.info segnala:
Il caso di Satnam Singh, 31enne bracciante di origini indiane della provincia di Latina morto dopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro, ha riacceso il dibattito sul caporalato in Italia. Come riporta Il Sole 24 Ore, nel nostro paese sono infatti quasi 230mila le persone che lavorano nelle campagne e che non sono titolari di contratti regolari di lavoro e, di conseguenza, di diritti correlati. Di questi, 55mila sono donne e il 30% è costituito da cittadini italiani o dell’Unione europea. A conferma di questi dati, che coincidono con quelli dell’Istat, ci sono anche quelli dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai-Cgil, la sigla sindacale che segue il settore agricolo, che da anni si occupano di monitorare il caporalato e le agromafie nella penisola, e che sottolineano come oltre il 25% dei braccianti in Italia lavori in nero…
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