afNews 3 Novembre 2022 11:46

Auguri Menico

Fin da piccolo mi rendevo conto di non essere troppo normale, quando facevo scherzi intellettuali inventandomi tesori sepolti nell’orto di mio nonno e realizzandone le cartine “antiche” adatte alla loro scoperta. E ci riuscivo. O quando a quattro anni trovavo due lamiere snodate servite per la pubblicità di gelati appese davanti a un bar e immaginandovi dentro i libri che pubblico oggi. La lettura dei fumetti mi portava in sogni proibiti e illusori nei quali mi crogiolavo e che mi facevano tanta compagnia. A quell’età comunque non avevo idea di quello che volevo fare da grande, tanti invece sono più precoci nelle scelte; a me piaceva disegnare, tanto, e non sapevo neanche che sarei così migliorato nella scrittura che poi avrei scritto libri e fatto anche il giornalista. Quante cose non sai a quell’età, mi sarebbe piaciuto sapere di quelle belle che avrei fatto, per organizzarmi, per far sì che fossero andate meglio di quanto già sono andate. Chi pensava allora che avrei parlato con Jacovitti al telefono e organizzato una mostra comprendente anche le sue tavole, per me Jac a quell’età era il Diario Vitt, il più bel diario mai avuto. Chi pensava che sarei diventato collaboratore e grande amico del suo direttore, il più grande direttore che il mitico giornale IL VITTORIOSO abbia avuto: “Menico”, Domenico Volpi.
Oggi, colui che si firmava Menico sul quel giornale ha compiuto da poco 97 anni, no-van-ta-sette!

Sotto di lui hanno imparato a sceneggiare e disegnare nugoli di scrittori e disegnatori diversi di cui alcuni ancora viventi oggi, transfughi poi su altre testate delle quali hanno fatto la gloria. Quando un giorno, al termine di un convegno di giornalini educativi – ricordo Don Mastrandrea del Giornalino al quale mi presentai quel giorno, tanti altri – si va a pranzo e io capito vicino a Volpi che non conoscevo ancora, e lui stava mangiando forchettate su forchettate di tagliatelle romane, come ha sempre fatto nella sua vita, innaffiandole con generose sorsate di vino. E lui mi dice: “Ti sto seguendo da tempo, quando hai iniziato a usare un segno più nervoso sei migliorato molto. Perché non entri nella mia associazione di scrittori, illustratori e fumettisti?” È iniziata così la mia avventura con lui, più di trent’anni di collaborazione e di amicizia, sono ormai uno della sua famiglia da tempo. Potrei scrivere un libro su di lui, ma ne avrò tempo?

 

 

Oggi l’anziano amico carissimo, intrappolato dall’età e dal covid, aspetta che vada a trovarlo, ma per ora ha dovuto accontentarsi delle mie telefonate negli ultimi tre anni. Porta con sé i moltissimi acciacchi dell’età e della vita, ma è ancora seduto nel suo studio romano zeppo di libri e di articoli davanti al pc con enormi problemi di vista, e con i suoi libri per ragazzi che gli editori continuano a mandargli per farne recensione. Non riesce più bene a leggere le mail, perché sono troppo piccole le icone per rispondere, ma mi ha detto che sta comunque preparando la consueta filastrocca che manderà agli innumerevoli amici in Italia e all’estero, nella quale non mancheranno ovviamente dardi e quant’altro verso la politica nostrana. I bei ricordi non mancano, come gli incontri con Sergio Bonelli di cui era amico anche nel ricordo di Gianluigi, che agli inizi della carriera pubblicava su Il Vittorioso. O quelli con Umberto Eco, alla Bookfair di Bologna, “Umberto!”, “Menico!!!”, Eco aveva avuto occasione grazie a Volpi di lavorare su testate che lui dirigeva o su altre proprio grazie al suo interessamento, erano gli inizi della sua luminosa carriera e il grande comunicatore aveva bisogno di lavorare. E che dire dell’idea di usare il fumetto nelle scuole con il suo mitico libro ancora ristampato e ricercato LA DIDATTICA DEL FUMETTO? È stato lui il primo a pensare ad un uso del genere del fumetto, comprendendo e cercando di diffonderne la sua modernità e completezza come linguaggio.



Spero che supererai il secolo, Menico, un secolo in cui hai visto la nascita e l’evoluzione del fumetto italiano, di cui sei stato partecipe e attore, dalla striscia e la rima, al graphic novel. AUGURI.


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