afNews 10 Febbraio 2023 10:55

Il mondo segreto dietro lo sguardo degli animatori si svela nelle fotografie di Timo Viljakainen

“Quando una persona chiude gli occhi, interrompe la connessione con lo spettatore. Si ritira in sé stesso: con gli occhi chiusi è più facile pensare, sognare o ricordare. Vedendo la fotografia di una persona ripresa in tale posa, è inevitabile chiedersi a cosa stia pensando, cercando una possibile risposta …

Dall’inizio degli anni ’90, Timo Viljakainen, artista visivo finlandese, si è dedicato a fotografare artisti dell’Animazione. Alcuni nei loro studi, altri “immersi nella natura”, altri ancora “catturati” a spasso per i festival di settore – Utrecht, Baden, Annecy, Ottawa, Turku – dove Viljakainen ha conosciuto di persona molti dei suoi soggetti e ha realizzato la maggior parte del lavoro. Unica condizione: ogni animatore è stato ritratto con gli occhi rigorosamente chiusi.

Per quanto apparentemente bizzarra, l’idea non è nuova: per esempio, si trattava di una caratteristica significativa dell’iconografia surrealista. Per lo scrittore e poeta André Breton, uno dei fondatori del surrealismo, l’eliminazione dei sensi “significava volgere lo sguardo verso l’interno, verso il subconscio e verso le immagini del sogno”. Allo stesso modo, il celebre fotografo Henri Cartier-Bresson scattò diverse foto di persone ad occhi chiusi, includendo elementi contestuali che parevano riflettere i mondi interiori dei suoi soggetti.

Il lavoro di Viljakainen – con la sua composizione precisa ma senza fronzoli, le scenografie evocative e l’occhio per i dettagli rivelatori – sembra inserirsi proprio in questa tradizione nella sua predilezione per sfondi testurizzati – muri, porte, sculture, scale – e inquadrature che includono anonimi passanti o scene di vita intraviste attraverso finestre o altre cornici ambientali. Sebbene i cineasti, i produttori e i direttori di festival stiano chiaramente al centro delle fotografie, non costituiscono dunque l’intera storia.

Chi ha familiarità con il mondo dell’animazione internazionale, riconsocerà con piacere i vari soggetti di Viljakainen, autentiche celebrità di questo ambiente, tra cui Frédéric Back (L’uomo che piantava gli alberi), i fratelli Quay (Street of crocodiles), Marv Newland (Bambi meets Godzilla), Ruth Lingford (Death and the Mother), Bill Plympton (Your Face), Chris “The Animation Pimp” Robinson, Priit Parn … e molti altri.

Il volume, che comprende circa 70 foto (tutte risalenti agli anni Novanta), si conclude con un breve saggio del critico Heikki Jokinen, storico membro dei comitati di selezione e delle giurie di molti importanti festival di animazione in tutto il mondo, ed ex vicepresidente di ASIFA International, dal titolo “The Realm of Infinite Freedom“, in cui offre una panoramica ponderata dell’arte e dell’artigianato dell’animazione quale efficace commento alla presentazione puramente visiva che l’ha preceduta.

Prima di essere raccolti e pubblicati in forma di libro, i ritratti di Viljakainen sono stati esposti in numerosi festival, a partire dall’Holland Animation Film Festival di Utrecht nell’autunno del 1996 fino all’Animafest di Zagabria lo scorso luglio. La recente pubblicazione in volume ha reso “Behind the Eyes the World” finalmente disponibile a tutti. Per reperire l’opera, contattare direttamente l’autore: timo.viljakainen@icloud.com

fonte: AWN


Scopri di più da afNews

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Questo articolo è stato inserito da: