“IN VINO MONITUS”

“IN VINO MONITUS”
Non sono un fumatore di sigarette (ho avuto un Periodo-Pipa ma più che altro per ragioni fighetto-holmesiane e poi ho  smesso) ma ricordo bene quando – alcuni anni or sono – i pacchetti di sigarette cominciarono ad esser corredati, oltra che dallo slogan “il fumo nuoce alla salute” anche da pittoresche raffigurazioni di polmoni cancerosi, ùgole ulcerate, bronchi-zombi ed altre consimili fotografiche amenità.
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Ricordo ancora che il primo pensiero che mi balzò in capo fu: “Ma se ‘sta roba fa così esplicitamente male PERCHE’ ME LA VENDI?”. Considerazione ingenua, ovviamente, tuttavia il portato ossimorico della questione mi lasciò assai perplesso (ero molto più giovane di oggi, sia chiaro!).
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Ricordo altresì che un mio amico tabaccaio mi confidò come, dall’avvento delle immagini-horror sui pacchetti di “siga”, fosse balzata alle stelle la vendita di leziosi pacchettini porta-sigarette in finta pelle che fino ad allora avevano avuto pochissimo smercio se non fra Dandies, elegantoni e signore chic…
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In pratica il fumatore comperava il pacchetto horror e poi lo celava nel porta-siga in pelle per non vederne il memento mori e continuava tranquillamente a pipparsi la sua letale dose di nicotina quotidiana… forse anche con maggior goduria, per la fallace sensazione di aver aggirato e raggirato i perfidi anti-tabagisti…
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Nicotina, tabacco ed altre perniciose sostanze continuavano intanto a far tumorale festa nei polmoni del nostro amico fumatore…
————————————————————————————Oggi la questione pare ripetersi per vini, birre ed alcolici e superalcolici vari ed io (ingenuamente, me ne rendo conto) continuo a chiedermi perché, invece di far leva sulla paura non si impegnano capitali, sforzi e creatività in una seria, competente ed efficace educazione scolastica sui pericoli dell’alcol, del tabacco ecc.
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Probabilmente già si fa (non sono così aggiornato sulle cose-del-mondo dal trinciar giudizi apodittici come si trincia il tabacco di un sigaro Avana), ma lavorare un poco anche sull’understatement e sull’umorismo, destrutturando la figura “eroica” del Fumatore Incallito”, del “Bevitore Seriale” e riducendole ai canoni semantici di “Povero Pirla” e del  “Minchione Abbelinato”?
Il tutto SENZA HORROR, ACIDITA’ O SARCASMO bensì utilizzando la levità dell’UMORISMO, IRONIA e dello SBERLEFFO?

Come ebbe a dire una volta l’immenso Eduardo de Filippo:
“Con un Pernacchio ben fatto si può fare una Rivoluzione!” 

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FONTE QUA
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