afNews 18 Gennaio 2024 17:40

Goscinny e l'”affaire Balzac”: una piccola storia di famiglia

“La fille aux yeux d’or” (La ragazza dagli occhi d’ora) di Honoré de Balzac, Editions du Livre Français, 1946, è il titolo su cui, per la prima volta, appare in copertina il nome di René Goscinny, autore di alcune illustrazioni che dimostrano una certa purezza di linee e un gradevole ‘realismo semplificato’ nei toni giocati sul bianco e nero. L’edizione presenta una prefazione di Albert Béguin, crtico e traduttore svizzero, personalità riconosciuta della società letteraria francofona del Dopoguerra.

E qui inizia il piccolo ‘mistero’: l’operina che presenta i crediti del futuro ‘papà’ di Nicolas e Asterix, risulta oggi pressoché introvabile: a parte quello presente nell’archivio di famiglia dei Goscinny, il solo esemplare reperibile è presente presso la Bibliothéque Nationale de France come deposito legale, ma riportando come dati di pubblicazione “par Chantenay, Imprimeur à Paris, aout 1946″. E in esso non si ritrova alcuna traccia del contributo di René Goscinny!

Questo perché il volume con i suoi disegni venne dato alle stampe in un unico esemplare fuori catalogo, solo grazie a un piccolo ‘intrigo familiare‘.

Concluso il servizio militare nell’esercito francese, e prima di fare a ritorno a New York dove viveva con la madre, il giovane René aveva infatti realizzato una serie di disegni da vendere agli editori americani. Nel suo cv si presentava come “giovane artista di reggimento”, escludendo sorprendentemente dal proprio dossier tutti i disegni umoristici e le caricature, mettendo invece in risalto delle illustrazioni per testi letterari fatte in Francia prima della Leva. Secondo la figlia Anne ciò esprimeva nel padre il suo sentirsi anzitutto un “uomo di Lettere“, che fin da giovanissimo aveva divorato i grandi classici della lettaratura nazionale (la sua Bibbia era “Un capitano di 15 anni” di Jules Verne) e che a Buenos Aires era stato assiduo cliente della Libraire Française, dove poteva consultare anche i periodici dell’epoca. Ma un gusto particolare Goscinny lo nutrì verso gli scrittori anglosassoni, in particolare Jerome K. Jerome, Peter Benchley, Mark Twain e il fumettista, giornalista e umorista James Thurber.

Tornando all'”affaire Balzac“, la sinergia con Goscinny fu, come accennato, il risultato di una piccola quanto innocente ‘beffa’ orchestrata dai parenti dell’aspirante disegnatore. Nel 1945, Serge, l’unico figlio superstite del ramo materno dei Beresniak, aveva riottenuto la tipografia parigina situata al 18-20 di rue du Faubourg-du-Temple, confiscata alla famiglia durante l'”arianizzazione” nazista e ora con lui tornata a prosperare.

Secondo la testimonianza del giornalista Didier Pasamonik, che lo seppe direttamente da Daniel, il figlio di Serge, quest’ultimo decide di dare alle stampe un unico esemplare de “La fille aux yeux d’or” di Balzac allo scopo specifico di aiutare il giovane cugino a promuoversi nel mondo editoriale statunitense, permettendogli, a soli 21 anni, di provare ai potenziali editori di aver già avuto esperienze di pubblicazione in Francia.

Un gioco di prestigio che sembra scaturito dalla penna dello stesso Goscinny, e raccontato dalla figlia Anne nel memoriale a fumetti “Le roman des Goscinny: naissance d’un Gaulois“, in cui affida questa e altre memorie alla penna e alla narrazione dell’artista BD Catel (edizioni Grasset).

Auspichiamo al più presto un’edizione italiana.


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