afNews 15 Marzo 2024 19:01

Poker d’assi per l’NFB ad Annecy 2024: dal ritorno di Torill Kove alla “prima volta” di Jo Roy

Il National Film Board of Canada sarà ancora una volta protagonista al Festival di Annecy! Sono infatti quattro i cortometraggi prodotti da NFB iscritti al programma ufficiale, di cui tre in competizione ufficiale. Tra questi, l’attesissimo Maybe Elephants (Mikrofilm/NFB) di Torill Kove; Le tableau (Il dipinto) di Michèle Lemieux, realizzato utilizzando il ‘leggendario’ schermo di spilli originale di Alexeïeff & Parker; e lo stupefacente “Miserable Miracle” di Ryo Orikasa (Miyu Productions/NFB/New Deer).

Inoltre, la regista Jo Roy prospetterà nuovi e stimolanti orizzonti creativi nel suo film “Corpus and the Wandering“, che sarà proiettato nella competizione Off-Limits. Tutte queste produzioni e co-produzioni presentano interessanti e talora inaspettate sinergie tra diverse forme d’arte: dalla poesia alla danza, oltre ovviamente alle arti visive.

L’edizione 2024 del Festival Internazionale del Cinema di Animazione di Annecy si svolgerà dal 9 al 15 giugno 2024.

Short Films – Official Competition

“Maybe Elephants” – Image from the film – Courtesy of the National Film Board of Canada.

Maybe Elephants di Torill Kove (16’43”) – Co-produzione Mikrofilm/NFB

Tre figlie adolescenti ribelli, una madre irrequieta, un padre alle prese con le patate e forse alcuni elefanti, si ritrovano catapultati a Nairobi. Che cosa potrebbe andare storto?
Torill Kove, premio Oscar nel 2007 per “The Danish Poet” (con la voce narrante dell’attrice bergmaniana Liv Ullman), regista e animatrice di origine norvegese, lavora e risiede in Canada. Ha ottenuto altrettante candidature alla statuetta dell’Academy con “My Grandmother Ironed the King’s Shirts” e “Me and My Moulton“.

Le tableau (The Painting) – Image from the film – Courtesy of the National Film Board of Canada

Le tableau (Il dipinto) di Michèle Lemieux (11’56”) – Produzione NFB

Animato utilizzando lo schermo di spilli, questo film inquietante quanto tenero rivisita il tragico destino della regina Maria Anna d’Asburgo partendo dal ritratto che le fece ne 1652 il celebre pittore Diego Velázquez.
Michèle Lemieux (Here and the Great Elsewheree, Stormy Night) è una delle poche riconosciute eredi artistiche di questa leggendaria tecnica di animazione. Lo strumento da lei impiegato, soprannominato NEC (Nouvel écran, ovvero “nuovo schermo”), comprende 240.000 spilli inseriti in uno schermo di 52 x 39 centimetri. Oggi al mondo esistono solo due esemplari dio schermo di spilli originali di Alexeïeff-Parker funzionanti.

Miserable Miracle – Image from the film – Courtesy of the National Film Board of Canada

Miserable Miracle di Ryo Orikasa (8′) – Co-produzione Miyu Productions/NFB/New Deer

Ispirato alle poesie e ai disegni di Henri Michaux, il film porta l’animazione fino ai limiti mozzafiato del linguaggio e della percezione, coadiuvato dalla febbrile voce fuori campo di Denis Lavant in francese e quella di Tony Robinow nella versione inglese. L’opera ha vinto il Gran Premio per i cortometraggi di animazione all’Ottawa International Animation Festival (OIAF).
Nato a Ibaraki, in Giappone, oggi residente a Tokyo, Ryo Orikasa si è fatto notare per la prima volta nel 2015 con “Datum Point“, vincitore del Golden Zagreb all’Animafest Zagreb e del Best Experimental or Abstract Animation Award all’OIAF.

Short Films – Off-Limits Competition

Corpus and the Wandering – Image from the film – Courtesy of the National Film Board of Canada

Corpus and the Wandering” by Jo Roy (7′) – Produzione NFB

Una ballerina, un corpo, un telefonino. In un periodo di alienazione collettiva e controllo tecnologico di massa, una donna riscopre la sua anima e rivendica la sua mente in questo film sperimentale che utilizza tecniche miste: video compositing, primi piani del corpo filmati con iPhone e stop-motion.
Jo Roy è una regista pluripremiata di opere audaci e altamente concettuali che hanno ottenuto riconoscimenti, tra gli altri, dai Cannes Lions, dal British Council e da CNN Create. La formazione interdisciplinare dell’autrice combina uno studio intensivo e permanente della danza con le capacità tecniche del cinema, valorizzando al meglio un raro istinto per la performance naturale e l’uso strumentale del movimento. E’ la sua prima collaborazione con il NFB.


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