afNews 16 Maggio 2024 18:20

Video! Massimo Fecchi intervistato da Simone Cavazzuti

Nonostante la sua carriera nel campo del fumetto e nell’animazione cominci nei primi anni Sessanta, il battesimo di Massimo Fecchi con i personaggi Disney risale al 1997, all’età di 50 anni. Lavorando fin da subito per l’editore danese Egmont, le sue storie vedono la luce in Italia principalmente sulla testata MEGA e, sporadicamente, sul settimanale TOPOLINO. La freschezza e la dinamicità del suo tratto mi hanno colpito dal primo momento, permettendomi di posizionarlo tra i miei artisti disneyani preferiti. La chiacchierata odierna è ricca di spunti e commenti sul suo lungo percorso lavorativo ed è corredata da aneddoti, impressioni e retroscena che danno modo di conoscere a fondo questo talentuoso disegnatore.

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00:00 Introduzione 00:39 La lunga e variegata carriera predisneyana 11:52 Dall’esordio disneyano a oggi (Egmont, DPG, Panini) 18:09 L’esperienza come lettore di Topolino 19:54 Lo stile Disney italiano (Giorgio Cavazzano e Massimo De Vita) 22:36 Luciano Gatto 23:52 L’esperienza come disegnatore di Topolino 26:20 Differenza tra le sceneggiature danesi/olandesi e quelle italiane 29:19 La collaborazione indiretta con Carl Barks (Prova di forza sulla collina Ammazzamotori) 31:32 Lo stile barksiano 32:45 L’influenza di Romano Scarpa 35:25 Il Lupo Cattivo sul Donald Duck olandese 40:03 L’etica lavorativa di Massimo Fecchi 42:13 Gli strumenti di lavoro 43:17 La tavola per Mickey All Stars (edito da Glénat): aneddoto sulla prima versione rifiutata 46:41 Archimede e Pippo 47:35 L’esperienza a Kriminal e il fumetto realistico 49:37 I collaboratori all’inchiostrazione 51:24 Tempi di realizzazione di una tavola 53:22 Le ambientazioni delle storie Egmont 55:31 Saluti finali


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