www.afnews.info segnala:
… Google però si è tenuta alla larga dall’antropomorfismo, dando al suo assistente un tono più sobrio e robotico. Il mese scorso i ricercatori della divisione AI dell’azienda, DeepMind, hanno pubblicato un lungo documento tecnico intitolato L’etica degli assistenti AI avanzati, in cui sottolineano che l’aumento degli agenti basati sull’intelligenza artificiale e progettati per comportarsi in modo simile alle persone potrebbe causare problemi di ogni tipo, dai rischi per la privacy a nuove forme di dipendenza tecnologica, passando per la creazione di strumenti più potenti di disinformazione e manipolazione. Già oggi, molte persone passano parecchio tempo in compagnia di chatbot o fidanzate AI, e la tecnologia sembra destinata a diventare sempre più coinvolgente…
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