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Se esiste una forma di satira sottile, The Boys non sa cosa sia. Più che mai, con la quarta stagione dal 13 giugno su Prime Video, le critica feroce verso la società americana viene dispensata con incisività… e la grazia di un carro armato, in un modo che è – come direbbero gli inglesi – “refreshing”. Lo è meno la reiterazione di qualche criticità, ma ci torneremo dopo. Nel complesso, The Boys è più ambiziosa e aggressiva che mai e riesce, innegabilmente, a mantenere l’asticella alta senza mostrare troppi segni di stanchezza; lo fa mantenendo l’equilibrio tra satira tagliente, humour nerissimo, momenti scioccanti oltre il limite del morboso e violenza truculenta. Niente di nuovo all’orizzonte, ma dopo le vette della terza annata non era facile confezionare un prodotto all’altezza. La quarta stagione segue Victoria Neuman avvicinarsi, tramite la campagna elettorale, sempre più alla presidenza degli Stati Uniti con il beneplacito di Patriota (Homelander), che nel frattempo ha arruolato due nuovi membri femminili nei Sette, Sage – la persona più intelligente del mondo – e la bigotta Firecracker…
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