Murales

Dipinti murali. Espressione visiva che spunta all’improvviso e si impone, di forza, alla gente che passa.
Ce ne sono di quelli che mi piacciono un sacco e altri che detesto, ma non è questo il quesito che ho in mente adesso.

Penso che pongono questioni non solo artistiche, ma anche di democrazia (oltre che di diritto, ma quello qui non lo considero, dai). Ce ne sono di belli e di brutti, ok. Alcuni pensati per restare, altri per essere provocazioni transitorie. Ma di quel che si trova nelle strade, quanti tengono conto degli esseri umani che vivono da quelle parti? Il parere del popolo viene preso in considerazione? L’estro artistico ha il diritto di prevaricare le persone?
Mantenere o meno un dipinto murale, realizzato senza il consenso popolare su supporti di proprietà privata o pubblica, non sarebbe il caso che fosse questione soggetta almeno a un qualche tipo di consultazione popolare di zona?
Viceversa queste cose passano sempre sulla testa della gente comune, come se le persone fossero delle nullità.
Dipinti murali. Sono una manifestazione di artisti “aristocratici” che si sentono al di sopra della plebe ignorante? Le Amministrazioni non si sentono in dovere di rispondere a chi paga le tasse? Mah…
Dipinti murali. Hanno un che di rivoluzionario, e quindi di violento, nell’imporsi?
Un fumetto, un quadro, una illustrazione, li vai a vedere se vuoi, non sei obbligato a farlo. Il murale (quello rivoluzionario, intendo, non autorizzato, non voluto da nessuno a parte chi lo fa) ti viene invece addosso senza chiederti il permesso e può persino “farti del male”. Ovviamente non si può nemmeno protestare o chiedere danni, visto che, di solito, non sai nemmeno chi ne sia responsabile…
In ambito concretamente rivoluzionario può avere un senso: è fatto per colpire un malvagio oppressore, può, in alcuni casi, essere persino un’azione di resistenza (nonviolenta). Ma dalle nostre parti il murale “attacca” il passante, non il Potere (giacché qui il potere lo può esercitare il popolo, se vuole farlo). Diventa, in effetti, mi pare, solo un modo per esprimere la propria personalissima arte (“bella” o “brutta” che sia) e soddisfare, comprensibilmente, il proprio ego artistico, o banalmente sfogare la propria rabbia, o chissà cos’altro.
Tutto ciò mi chiedo, senza avere risposte definitive, notando tuttavia che, di solito, il parere del popolo che viene “attaccato” dalla visione del murale non viene minimamente considerato.

Magari un minimo di democrazia, visto che si tratta di opere esposte al pubblico, ci vorrebbe? O è meglio andare avanti alla vigliacca e quando un dipinto non ti piace tu, normale cittadino, ci versi sopra un po’ di vernice (poi puoi sempre giustificarti dicendo che quella è la tua personale opera d’arte e se l’altro artista non la capisce è perché è ignorante) scatenando una guerra verniciosa e tanti saluti, o quando ce n’è uno che ti piace ci fai una barricata attorno coi bidoni della spazzatura? Mh?

Ai posteri…

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